ECONOMIA DOMESTICA

Benzina record, 2 euro anche al self

Nuova impennata dei prezzi dei carburanti. Il governo mette in campo il bonus benzina da 200 euro ma è solo un palliativo. L'obbligo di esporre il prezzo medio voluto da Urso un demenziale impiccio per i gestori. Paita (Iv): "Cosa aspetta il Governo a intervenire?"

Carburanti ancora in aumento sulla rete italiana. Recependo i movimenti all’insù degli ultimi giorni, i prezzi praticati alla pompa continuano a salire: la media nazionale della benzina in modalità self service è arrivata a 1,99 euro al litro (1,985 la rilevazione precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,977 e 2,002 euro al litro. Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,913 euro al litro (rispetto a 1,902), con le compagnie tra 1,910 e 1,926 euro al litro. Per quanto riguarda la modalità con il servizio, per la benzina il prezzo medio praticato è 2,122 euro al litro (2,116 il dato precedente), con punte fino a 2,203 euro al litro. La media del diesel servito è 2,047 euro al litro (contro 2,036), con picchi fino a 2,127 euro al litro. I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,716 e 0,744 euro al litro. Il prezzo medio del metano auto si colloca tra 1,394 e 1,464 al kg. E, con la quotazione internazionale del diesel ieri tornata a crescere, si segnalano oggi ulteriori interventi sui prezzi raccomandati dagli operatori: IP rincara di 1 centesimo benzina e diesel.

“Bene il bonus benzina del governo, perché riteniamo che qualsiasi strumento vada nella direzione di aiutare le famiglie bisognose debba essere condiviso. Ma è una soluzione tampone, mentre per fronteggiare gli effetti dei picchi dei prezzi dei carburanti sul sistema economico sarebbe utile una misura strutturale come l'accisa mobile” afferma Giuseppe Sperduto, presidente di Faib, l’associazione che riunisce i gestori carburanti di Confesercenti. Nei giorni scorsi l'esecutivo ha messo in campo un bonus carburante da 200 euro per ogni lavoratore privato ma è solo un palliativo.

 “La soglia dei 2 euro al litro per la benzina è stata ormai raggiunta anche al self service, mentre per il servito siamo a 2,2 euro. Le misure palliative identificate dal ministero non hanno sortito alcun effetto, come era ampiamente prevedibile, ma serve ben altro. Il governo Meloni si conferma nemico degli italiani” è l’affondo della senatrice di Italia Viva Raffaella Paita, coordinatrice nazionale del partito. “L’obbligo di esporre il prezzo medio regionale si è trasformato in una inutile incombenza in più per i gestori dei distributori. Il caro pieno è un incubo per gli automobilisti e rischia di pesare sull’inflazione. L’unica strada – spiega Paita – è la riduzione delle accise. Ci sono proposte, anche da parte di Italia Viva, di meccanismi che permettono di diminuire i prezzi alla pompa senza gravare sul bilancio dello Stato: è sufficiente agire sulle tasse in più che l’erario incassa grazie agli aumenti. Davvero non si capisce cosa aspetti il governo a intervenire su un tema che tocca così da vicino l’economia e la vita dei cittadini italiani”.

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