Unrae, Italia ultima tra i maggiori mercati per le elettriche

L'Italia torna ultima nei major markets dell'Europa con il 7,3% di quota di elettriche Bev. Lo mette in evidenza l'Unrae, in rappresentanza dei costruttori esteri che il 7 agosto al Tavolo automotive presso il Mimit ha ribadito le richieste necessarie per sostenere il percorso di transizione energetica. In tema di incentivazione alla domanda, il direttore generale Andrea Cardinali sottolinea "l'importanza di rendere presto disponibili i 240 milioni di fondi residui per gli incentivi 2024, il recupero dei 250 milioni di euro prelevati dal Dl Coesione, l'eliminazione del price cap per la fascia 0-20 g/Km di CO2 o la sua equiparazione alla fascia 21-60 g/Km e la definizione di un piano strategico triennale 2025-2027". Inoltre, per facilitare la transizione, l'Unrae sottolinea la necessità di riformare il regime fiscale delle auto aziendali, attualmente fermo agli anni '90, per rendere più competitive le imprese italiane attualmente penalizzate rispetto agli altri mercati europei, agendo su detraibilità Iva e deducibilità dei costi in funzione delle emissioni di CO2 e riducendo il periodo di ammortamento. Come dichiarato dal Ministro Urso al Tavolo Automotive, la strategia che l'Italia seguirà nei prossimi anni sui supporti alla transizione sarà allineata con quanto definito a livello europeo. L'Unrae auspica che, "una volta insediati gli organi competenti, si possa rapidamente fare chiarezza sugli indirizzi e le politiche ambientali della Ue, che condizionano le strategie industriali e gli investimenti delle Case auto. Oggi più che mai, operatori e clienti necessitano di certezze per orientarsi in una transizione estremamente complessa".

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