VERSO IL 2024

Moderati, appuntamento in Centro.
Da Moratti (con Portas) a Lupi

Luogo affollato e brand conteso. L'ex sindaco di Milano a Torino per mettere le basi in vista delle Europee. Si guarda a Renzi e a Fioroni. La settimana prossima Lupi presenterà "un progetto per aggregare tutte le forze politiche cattolico-liberali". Con un occhio a Cirio

Gran ressa in Centro. Letizia Moratti, Matteo Renzi, Mimmo Portas e Cateno De Luca. Tutti incamminati su un percorso comune per portare un Centro appetibile alle Europee del prossimo giugno, dove il primo obiettivo sarà superare la soglia di sbarramento al 4%. L’annuncio lo danno Moratti e Portas dalla Casa dei Moderati di Torino, la sede della storica lista “civica” che, dopo anni di apparentamento col Pd, si sta progressivamente avvicinando al centrodestra in vista delle regionali piemontesi, molto probabilmente candidando Silvio Magliano nella lista del governatore.

Ma questa è un’altra storia. Oggi si parla di europee, e il primo nemico sono sovranisti e populisti. L’ex sindaco di Milano si congratula con il leader dei Moderati: “Sono felice che abbiate l’Europa nel simbolo. Noi abbiamo bisogno di più Europa” (con la P minuscola). Lunghi applausi e molte domande per l’ex vicepresidente della Lombardia, distinta e composta come sempre. Moratti ci tiene a presentarsi come donna del fare, che ha già dimostrato il suo valore. Ma senza esagerare, come si capisce quando sottolinea la piena sovranità dell’alleato: “Non serve che io venga in Piemonte a dirvi cosa fare, c’è Portas”. Il punto è proprio questo: creare un movimento partendo “dai territori”, sottolinea. Un’affermazione che diventa un assist all’ex premier fiorentino: “Non dimentichiamolo, Renzi parte da sindaco. Il fatto che vanno capiti e intercettati i bisogni delle persone parte da quello”, lo blandisce Moratti.

Territori, dunque, ma senza “una visione localistica”. “Lo faremo senza partire dal Parlamento”, rilancia un orgoglioso Portas. Moratti fa capire che di incontri, al centro, se ne sono fatti tanti, forse pure troppi. Ma a breve è in programma quello cruciale. Lei e Portas, a inizio ottobre, si vedranno con Renzi e col sindaco di Taormina De Luca per partire davvero. Moratti apre anche al fuoriuscito del Pd Beppe Fioroni, “che ha importanti rappresentanze territoriali” (in Piemonte c’è l’ex parlamentare Giorgio Merlo, attualmente sindaco di Pragelato).

Gli occhi sono tutti per lei, che spiega in breve il suo programma: lotta al carovita, opposizione agli alti tassi di interesse della Bce. In Europa bisogna andare “con diplomazia” e anche puntando i piedi, ma “solo quando serve”, lasciando intendere che chi lo fa a casaccio, poi, paga pegno. Sull’immigrazione marca un altro distacco dal centrodestra: “Affrontarla come un’emergenza è sbagliato, è un problema strutturale”. Portas è fiducioso: “Noi stiamo costruendo un centro, poi dove andremo a finire lo vedremo. Stavolta vedo più rematori che timonieri, la volta scorsa era l’opposto”. Prima dell’appuntamento con i Moderati ha portato Moratti all’Environment Park, dove è diventato da poco presidente. A differenza di Moratti, Portas la mette giù semplice: “Ci siamo sentiti anche stamattina con Renzi, una persona che al di là delle simpatie, è uno con cui si può costruire qualcosa insieme. Col collante e il buonsenso di Letizia riusciamo a farlo”.

Un luogo che inizia a essere particolarmente affollato, quello del Centro, in cui lo stesso brand “Moderati” è oggetto di contesa. Tra qualche giorno, il 25 settembre, l’ex ministro Maurizio Lupi, oggi leader di Noi Moderati, presenterà il suo progetto proprio a Torino, all’Nh Hotel di Porta Polazzo. “Il Piemonte è la prima regione che vedrà il lancio della nostra iniziativa che ha l’obiettivo di diventare la casa dei Moderati del centrodestra – spiegano i promotori, tra cui l’ex senatore tortonese Massimo Berutti e il consigliere comunale torinese Pino Iannò –. Con questa nuova offerta politica, si cercherà di aggregare tutte le forze politiche che si ritrovano nei valori e nei principi del mondo cattolico-liberale”. Lista autonoma o presenza in quella di Alberto Cirio? Valutazioni (e trattative) sono in corso.

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