M5s, no elezioni anticipate in Piemonte

"Oggi il centrodestra regionale ha deciso di non esprimersi sul tema delle elezioni anticipate in Piemonte, scaricando ogni responsabilità sul governo Meloni. Ma anticipare da giugno a marzo la tornata elettorale costerebbe 16 milioni di euro, un peso gravoso per i piemontesi, che vorrebbero vedere quei soldi investiti sulla sanità, sui trasporti, sul diritto allo studio". Così la capogruppo M5s in Regione, Sarah Disabato, con i consiglieri Ivano Martinetti e Sean Sacco. "Il centrodestra - affermano i pentastellati - pensa ai calcoli elettorali, fregandosene dei soldi dei contribuenti. Se Cirio vuole andare a elezioni anticipate si dimetta, senza appellarsi a decreti governativi che rappresenterebbero un pericoloso precedente per la nostra democrazia e che permetterebbero in futuro a qualsiasi maggioranza di sciogliere le assemblee elette dai cittadini a seconda della convenienza elettorale". "L'unico lato positivo di questa vicenda - rimarcano i consiglieri pentastellati - è che la giunta Cirio smetterebbe di fare danni 3 mesi prima".

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