Clima, la prima stazione italiana è a Torino

L'Italia ha la sua prima stazione climatologica di riferimento, ovvero una stazione dov'è possibile "misurare i parametri essenziali per comprendere il clima, cioè temperatura e umidità, vento, radiazione (anche riflessa) e precipitazioni. Una stazione di livello tale che a breve verrà candidata per il Gsrn", il network internazionale del Gcos (Global climate observing system). A spiegarlo è Andrea Merlone, metrologo e climatologo dirigente di ricerca dell'Inrim (Istituto nazionale di ricerca metrologica), in qualità di chairman della conferenza internazionale "Metrology for Meteorology and Climate (Mmc 2023)", alla Palazzina di caccia di Stupinigi (Torino). Gli esperti di clima e di misure, "climatologi e metrologi per anni non si sono parlati molto e l'inaugurazione di oggi è un atto simbolico in questo senso, che vede collaborare la Smi (Società meteorologica italiana) e l'Inrim (Istituto nazionale di ricerca metrologica) per misurare meglio i parametri del clima grazie a sensori di qualità" ha sottolineato il climatologo Luca Mercalli. La stazione è nel territorio del comune di Nichelino (Torino), in un'area che compete anche all'Ente parchi reali, con un centinaio di metri da ogni lato a disposizione, a eccezione di un piccolo albero, un melo. Nella pratica la stazione è costituita da vari strumenti, "ciascuno del massimo livello disponibile - ha riferito Merlone - tanto che ad esempio la temperatura ha un'incertezza di 14 centesimi di grado. Si tratta di uno strumento che funziona con i pannelli solari, installabile quindi anche in luoghi particolarmente isolati, ad esempio in un deserto, e dal costo contenuto, intorno ai 40mila euro complessivi. Compito dell'Inrim - ha chiarito il fisico - sarà quello di mantenere gli strumenti al meglio del loro funzionamento, con controlli periodici, grazie anche alla possibilità di riferirsi ai campioni primari che abbiamo". "L'importanza di questa stazione - ha poi evidenziato - è che si trova in un luogo adatto a compiere le misurazioni e insieme vicina a un contesto urbano e che i dati andranno anche alla Smi (Società meteorologica italiana), segnando forse per la prima volta una collaborazione diretta tra noi metrologi e i climatologi". La stazione di misura, ben più sofisticata quindi di quelle sparse ormai in molte città, diventa la ricaduta pratica di questa conferenza, che vede scienziati da cinque continenti riuniti per valutare i migliori metodi per misurare i fenomeni meteorologici e i cambiamenti climatici.

 

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