COMUNE DI TORINO

Mattei fa piangere la sinistra

Il Comune di Torino intitola un giardinetto all'ex numero uno dell'Eni e la consigliera di Fridays for future scoppia in lacrime (dopo aver votato a favore). E il radicale Viale fa litigare le consigliere del Pd Conticelli e Cioria

Un cuore straziato, la coscienza che grida. S’è appena conclusa la votazione che intitola un giardinetto di Torino a Enrico Mattei quando Sara Diena, giovane e battagliera consigliera di Sinistra Ecologista, nonché militante di Fridays for future, scoppia in lacrime. Il suo voto a favore del pioniere del petrolio italiano proprio mentre Greta Thunberg veniva arrestata a Londra è stato il più duro compromesso della sua esperienza politica. Una ragazza lacerata, che ha descritto il suo strazio a chi inutilmente provava a consolarla.

Mattei è colui che dalla decotta Agip ha tirato su l’Eni, facendola diventare uno dei colossi mondiali dell’energia e degli idrocarburi. Un gruppo leader nel campo dell’estrazione e della distribuzione. Fondò il Giorno che allora fu il più innovativo dei quotidiani sul mercato. Fu il protagonista assoluto di quei primi tre lustri del dopoguerra finché il suo aereo privato non finì misteriosamente a terra, per cause e mandanti mai chiariti fino in fondo. Come se non bastasse a proporre quel nome, che così poco ha a che fare con la sinistra (fu un partigiano bianco nelle brigate cattoliche e poi parlamentare della Dc) è stato il presidente della Circoscrizione 4 Alberto Re, come lei della gauche ambientalista cittadina.

Tempi duri per la maggioranza di Stefano Lo Russo. A dimostrazione che, nonostante i ritiri in cascina e le bacchettate agli assessori, nel centrosinistra proseguono le fibrillazioni si registra anche la furiosa lite avvenuta ieri in Sala Rossa, durante il Consiglio, tra la capogruppo del Pd Nadia Conticelli e la vicepresidente della Sala Rossa Ludovica Cioria. A provocare l’alterco, sotto gli occhi strabuzzati dei colleghi, è la votazione sulla mozione del radicale Silvio Viale che condannava le aggressioni subite dalle forze dell’ordine durante le manifestazioni. L’indicazione di Conticelli era l’astensione, Cioria in dissenso ha deciso di votare contro (e non è stata l’unica). “La prossima volta vieni alle riunioni invece di fare quello che ti pare in aula” ha sbottato Conticelli. “Io faccio quello che mi pare” la risposta della collega.

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