VERSO IL 2024

Regionali, il Pd convoca il tavolo ma gli alleati rispondono picche

Ennesimo buco nell'acqua del segretario piemontese Rossi che continua a invitare "compagni e amici" ma sbaglia tempi e modi. Appuntamento il 14 novembre (quando i parlamentari sono a Roma). Italia viva, Azione e M5s hanno già declinato l'invito

Un invito inusuale, una prassi a dir poco singolare. La data scelta, poi, sembra offrire il pretesto alle diserzioni polemiche. Il Pd torna ad apparecchiare il tavolo della coalizione di centrosinistra per le regionali in Piemonte, ma l’esito è destinato a essere quello delle volte precedenti. La mail di convocazione è firmata dall’ex eurodeputato Daniele Viotti, responsabile del programma dem, il giorno fissato è il 14 novembre, un martedì, giorno in cui notoriamente deputati e senatori sono in aula a Roma. Ancor prima di discriminanti politiche è l’agenda a dettare presenze e assenze. E così di sicuro non potranno esserci (sempre che ne avessero intenzione) né la segretaria di Italia Viva Silvia Fregolent né il commissario di Azione Enrico Costa.

L’incontro è fissato alle 18,30 nella sede del Pd al civico 115 di via Coppino. Sorpresa per le modalità dell’invito la senatrice renziana, che pure considera la coalizione di centrosinistra il suo approdo naturale: “Io ho posto dei temi al Pd durante il mio incontro con Rossi e quando saranno sciolti sarò la prima ad aderire”. Il modo più gentile possibile per declinare un invito piombato inaspettatamente e talmente all’improvviso sulla sua casella di posta elettronica da bloccarla. E pure Azione risponderà picche. Gli interlocutori del Pd si aspettavano un tatto maggiore, chessò una telefonata preventiva, “magari per concordare giorno e luogo”. Anche l’idea di organizzare la rimpatriata a casa del Pd è sembrata azzardata: “Almeno la prima volta sarebbe meglio in territorio neutro”. Per non dire che sarebbe stato gradito sapere anche i nomidegli invitati: “È una riunione politica, non un appuntamento al buio” 

Tra coloro che avevano interpretato le parole di Chiara Appendino come un’apertura al centrosinistra, c’era attesa sul responso del Movimento 5 stelle, ma anche da quelle parti la risposta è piuttosto fredda. “Stiamo continuando il nostro confronto assieme alla base, lavoriamo al programma e solo alla fine di questo percorso valuteremo un’intesa con il Pd” ribadisce la capogruppo Cinquestelle a Palazzo Lascaris Sarah Disabato. Insomma, sarà il solito tavolo con Demos, Sinistra italiana, civici e radicali divisi tra varie sigle. Un buco nell’acqua per il segretario Mimmo Rossi, che anche stavolta ha sbagliato tempi e modi. Aggiungi un posto a tavola? Per ora quelli che ci sono bastano. Anzi, avanzano.

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