Cgil e Uil, domani lo sciopero nelle regioni del Nord

Prosegue la mobilitazione promossa da Cgil e Uil sotto lo slogan "Adesso basta!" per cambiare la manovra e le politiche economiche e sociali del governo. Dopo gli scioperi le manifestazioni del 17 e del 20 novembre, domani incroceranno le braccia, per otto ore o per l'intero turno, le lavoratrici e i lavoratori delle regioni del Nord (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Val d'Aosta e Veneto). Lo sciopero di domani non riguarda i trasporti pubblici, il pubblico impiego e la scuola, che hanno già incrociato le braccia a livello nazionale venerdì scorso. Previste 40 manifestazioni. A Torino parteciperà il numero uno della Cgil, Maurizio Landini; a Brescia il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. La protesta di Cgil e Uil "per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani", proseguirà poi con scioperi e manifestazioni il 27 novembre in Sardegna e il primo dicembre nelle regioni del Sud.

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