ECONOMIA DOMESTICA

Cresce l'occupazione in Piemonte, solo l'auto lascia a piedi lavoratori

In un anno registrati 777.806 contratti di lavoro dipendente, il dato più alto dal 2017. La manifattura garantisce rapporti più stabili, tutti i settori in aumento eccetto l'automotive. Chiorino: "La chiave è la formazione-lavoro. Le Academy di filiera strumento innovativo"

In Piemonte il mercato del lavoro è dinamico e in costante crescita. L’unico tra gli undici settori dell’economia regionale a registrare un calo degli occupati è quello dell’auto. È quanto emerge dalla seconda edizione di “Piemonte Industria 2023: scenari occupazionali”, realizzato da Confindustria Piemonte, Regione Piemonte, Ires Piemonte e l’Agenzia Piemonte Lavoro e presentato nell’ambito di Io Lavoro al Lingotto Fiere di Torino.

In Piemonte nel 2022 sono stati avviati 777.806 rapporti di lavoro dipendente, il dato più alto dal 2017, il 6,1% in più del 2021. La crescita degli occupati è del 42,7% nel settore tessile, abbigliamento e articoli in pelle, del 35% nell’Ict, del 15,5% nelle industrie alimentari e dell’11% nei trasporti e nella logistica.

A livello provinciale si osserva che quasi la metà esatta, il 50,4%, delle Unita lavoro/anno (Ula) riguarda la Città Metropolitana di Torino. Sono però altre le province dove la manifattura cresce maggiormente. Su tutte, svetta Biella, che mostra una crescita del 33,0% delle Ula rispetto al 2021. La crescita, in ogni caso, rimane nettamente positiva su ogni provincia, con l’eccezione del Verbano-Cusio-Ossola che subisce un netto calo che è anche la provincia piemontese dove, in generale, si riscontrano meno assunzioni nel settore manifatturiero. In termini di flussi di attivazioni contrattuali e relativi saldi assunzioni/cessazioni, solo la provincia di Asti chiude il 2022 leggermente negativa.

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I dati evidenziano che il capitale umano si dimostra sempre più la vera risorsa strategica per le imprese e che il ricambio generazionale è uno dei temi che emerge come impatto rilevante nelle prospettive delle aziende: la stima degli occupati over 60 nel biennio 2019-2020, nei settori analizzati è del 27,8%. Le figure professionali più ricercate nel 2022 sono state quelle di programmatore informatico, sviluppatore di software, analista e progettista di software, tecnico commerciale e consulente aziendale. Nelle qualifiche intermedie, si cercano soprattutto impiegati amministrativi, addetti ai magazzini, addetti alla logistica, riparatori e manutentori. Nelle qualifiche basse, si cercano conduttori di macchine utensili, personale non qualificato, conduttori di mezzi pesanti.

“Costruiamo un futuro certo per i nostri giovani con la formazione-lavoro e diamo alla nostra Regione competenze specializzate, pronte ad entrare nel mondo del lavoro, favorendo la competitività del tessuto industriale – commenta Elena Chiorino, assessore al Lavoro della Regione –. Con le Academy di filiera il Piemonte, terra di manifattura e di eccellenza, offre uno strumento innovativo in più per formare e inserire velocemente nel mondo del lavoro professionisti qualificati, capaci di valorizzare proprio quelle nostre eccellenze che costituiscono quel Made in Italy che il mondo ci invidia”.

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