PALAZZO LASCARIS

Consiglio senza giunta, Cirio desaparecido

Il governatore non è (quasi) mai in aula, così come buona parte dei suoi assessori. Ma grazie alla nuova legge elettorale la maggioranza non avrà più problemi di numeri. En plein per il presidente Allasia e altri tre leghisti

Fine anno, tempo di pagelle anche per Palazzo Lascaris. Il Consiglio regionale del Piemonte, oltre ai numeri su leggi e provvedimenti approvati allega quelli, senza appello, sulle presenze in aula. Va detto che il presidente Stefano Allasia dà il buon esempio, essendo stato in aula durante tutte le sedute. Con lui altri quattro leghisti: fanno punteggio pieno Gianluca Gavazza, Matteo Gagliasso, Federico Perugini e il capogruppo Alberto Preioni. Nessuno di loro è di Torino a dimostrazione di come la lontananza dalla propria residenza – addotta da qualcuno – è una scusa che non regge.

Oltre ai migliori, nel Carroccio c’è anche il meno presente (escludendo gli assessori): si tratta di Riccardo Lanzo, novarese, che oltre al posto in Consiglio ha una carriera di successo come avvocato degli influencer che evidentemente lo assorbe di più. “Si dedicherà a quello da maggio in poi”, sentenzia un suo collega riferendosi alla mancata ricandidatura dopo la rottura (politica e professionale) con Massimo Giordano, il numero uno della Lega novarese. Il Carroccio nel 2024 andrà incontro a una cura dimagrante (da 22 consiglieri in questa legislatura a 7-8 nella prossima, stando ai sondaggi), e saranno in tanti a rimanere in panchina. “Lanzo almeno un lavoro ce l’ha e fattura pure parecchio” si scherza nei corridoi.
Nel Pd il più diligente è Diego Sarno che c’era il 98% delle volte, seguito a ruota da Monica Canalis e Alberto Avetta col 97%. Qui il peggiore è Maurizio Marello. L’ex sindaco di Alba, recordman di preferenze (5.800) ma non di presenze (65%): era a palazzo solo due volte su tre.

Nei Cinquestelle a bigiare più spesso è stato Sean Sacco che tra matrimonio e viaggio di nozze, l’autunno scorso, ha totalizzato il 76% di presenze. Promossi i Fratelli d’Italia, dove Davide Nicco è il peggiore con l’81%. Stessa storia per Forza Italia dove il meno presente è il capogruppo Paolo Ruzzola con l’82% di risposte all’appello.

Il discorso però cambia (in peggio) guardando alla giunta. È il governatore Alberto Cirio il meno presente con l’11%, seguito dal suo assessore alla Sanità Luigi Icardi col 29. I ruoli più di peso nell’esecutivo corrispondono al minor numero di presenze. A sostituirli in aula ci pensa il capogruppo Fabio Carosso, che con la delega ai parchi ha decisamente più tempo per Palazzo Lascaris (79% di presenze). Ma la situazione degli assessori cambierà dal 2024: la nuova legge elettorale, grazie ai supplenti, libererà il loro posto in aula per un consigliere che potrà dedicarsi soltanto all’attività legislativa. Così, oltre al piacevole ripescaggio per qualche trombato, l’aula potrà finalmente avere eletti che non siano a mezzo servizio. E gli assessori liberi di presenziare a sagre e fiere, da Domodossa a Novi Ligure.

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