LA SACRA RUOTA

L'auto corre ma Stellantis frena

Salgono le vendite delle quattro ruote in Ue, soprattutto in Italia. Un incremento di quasi 10milioni di vetture. In calo, però, le immatricolazioni del gruppo guidato da Tavares- Elkann che arretra del 2,8% a novembre, perdendo 1,7% di quota di mercato

L’auto corre in Europa ma non quelle targate Stellantis. A novembre il mercato delle quattro ruote dell’Ue è cresciuto del 6,7%. Lo comunica l’Acea, sottolineando che “nonostante una base di confronto relativamente bassa, è persistita una crescita solida che ha segnato il sedicesimo mese consecutivo di espansione”. Forti incrementi per Italia (+16,2%) e Francia (+14%), mentre il mercato automobilistico tedesco ha registrato una contrazione del 5,7% rispetto a novembre 2022.

A undici mesi dall’inizio del 2023, le immatricolazioni di nuove auto sono aumentate di un significativo 15,7%, raggiungendo quasi dieci milioni di unità. A eccezione dell’Ungheria, tutti i mercati dell’Ue sono cresciuti nel periodo. A questa tendenza hanno contribuito in particolare i quattro mercati più grandi: Italia (+20%), Spagna (+17,3%), Francia (+16,2%) e Germania (+11,4%).

Note dolenti per il gruppo Stellantis che a novembre ha immatricolato nell’area Ue più Efta e Regno Unito – secondo le elaborazioni di Dataforce – 160.499 auto, il 2,8% in meno dello stesso mese del 2022. La quota di mercato è in calo dal 16,3% al 14,9%. Negli undici mesi le immatricolazioni del gruppo sono 1.992.352, il 5,3% in più dell’analogo periodo dell’anno scorso, con una quota di mercato del 16,9% rispetto a 18,6%.

A novembre, per il sesto mese consecutivo, la quota di penetrazione delle vetture elettriche pure (Bev), pari al 17%, ha superato la quota delle vetture diesel (11,3%) immatricolate nel mese. Anche nel progressivo da inizio anno, la quota di mercato delle Bev (15,4%) resta quindi superiore a quella delle auto diesel (12%). In Italia, invece, l’immatricolato diesel pesa per il 17,3% nel mese, contro il 4,3% delle Bev. Sul fronte normativo, un paio di giorni fa Europarlamento, Commissione europea e Consiglio Ue hanno raggiunto un accordo sul dossier Euro 7. Si tratta di un accordo politico che dovrà ora essere adottato da Parlamento e Consiglio europeo separatamente, prima di entrare effettivamente in vigore. “È un bene che abbia prevalso un approccio razionale e pragmatico alla transizione green, nella cornice di una visione normativa d’insieme”, afferma Roberto Vavassori, presidente dell’Anfia. A livello nazionale sono al via in questi giorni i primi incontri dei gruppi di lavoro istituiti in seno al Tavolo Sviluppo Automotive del Mimit per definire le azioni da mettere in campo su mercato e produzione, efficientamento produttivo, ricerca e sviluppo, formazione e occupazione, transizione della componentistica.

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