AFFARI & FINANZA

Le "buone azioni" di Stellantis, dipendenti investono 65 milioni

I lavoratori del gruppo hanno sottoscritto 4,4 milioni di titoli. Dopo il piano Shares to Win, detengono circa l'1,8% del capitale. L'obiettivo a medio termine, è quello di salire al 5%. I vertici non escludono l'ingresso di rappresentanti nel cda

Tute blu e colletti bianchi “soci” di John Elkann. Lo scorso novembre Stellantis ha lanciato “Shares to Win”, il suo piano di azionariato per dipendenti, un programma di incentivazione che permette ai dipendenti di diventare azionisti del gruppo automobilistico a condizioni agevolate. La campagna, il cui periodo di sottoscrizione andava dal 13 al 30 novembre, ha visto un investimento totale di circa 65 milioni di euro, di cui 47 milioni provenienti da investimenti individuali e 18 milioni dal contributo integrativo dell’azienda, pari a circa 4,4 milioni di azioni aggiuntive detenute dai dipendenti. Questa iniziativa era riservata agli 85mila dipendenti delle società facenti parte di Stellantis in Francia e in Italia.

“Il successo ottenuto in questa prima fase dall’iniziativa Shares to Win in Italia e in Francia dimostra la fiducia dei nostri dipendenti nel futuro sostenibile della nostra azienda, sostenuta dal piano strategico Dare Forward 2030, che ci permetterà di raggiungere la carbon neutrality nel 2038 creando valore aggiunto per tutti gli stakeholder”, ha dichiarato Xavier Chéreau, chief HR & Transformation Officer, in parole semplici capo del personale di tutto il gruppo. “Dopo aver iniziato in Francia e in Italia, il nostro obiettivo è quello di permettere al maggior numero possibile di nostri dipendenti di diventare azionisti Stellantis nel prossimo futuro. Questa iniziativa dimostra il nostro impegno nel favorire il successo collettivo e la condivisione della creazione di valore, rafforzando al contempo la coesione e l’orgoglio di far parte di Stellantis”.

Quest’anno il 22% dei dipendenti aventi diritto ha sottoscritto Shares to Win, con un investimento individuale di circa 2.470 euro. In Francia, è stato il 31% dei dipendenti ad aderire. In Italia, il tasso è stato del 13%, un risultato notevole se si considera che si trattava del primo piano di azionariato per i dipendenti ex-Fca nel Paese. Le condizioni agevolate comprendono: nessun limite minimo di sottoscrizione in Francia e per l’Italia la sottoscrizione minima di un’azione, uno sconto del 20% sul prezzo di riferimento delle azioni, un contributo integrativo pari al 100% dell’investimento personale del dipendente, fino a un massimo 1.000 euro lordi. Questo piano di azionariato per dipendenti dovrebbe essere esteso a livello mondiale, a partire dalla prima metà del 2024, e coinvolgerà 242.000 dipendenti in 18 paesi, secondo principi guida di incentivazione equivalenti. Nel 2025, il piano sarà ulteriormente esteso a tutti i paesi in cui opera Stellantis, non appena il contesto normativo ed economico lo consentirà.

È possibile che in futuro i rappresentanti dei lavoratori partecipino alle scelte strategiche e al board di Stellantis, ha annunciato Chereau, aprendo alla possibilità di un loro ingresso nel board.

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