LA SACRA RUOTA

Stellantis, produzione a +9,6%. Mirafiori: brusca frenata (-9,3%)

Nel 2023 sono usciti dagli stabilimenti italiani 751 mila veicoli tra auto e vetture commerciali, grazie soprattutto a Pomigliano d’Arco. Soffrono Cassino e il polo torinese. Ancora a -8,2% rispetto al 2019. Il milione di quattroruote è una chimera. I dati del report Fim

Stellantis chiude il 2023 con 751 mila veicoli totali prodotti in Italia, sia commerciali che auto, con un incremento del 9,6% rispetto al 2022 (685 mila veicoli). In particolare, la produzione di auto segna un +8,6%, pari a 521 mila mentre quella dei veicoli commerciali segna un aumento dell’11,8%, con 24 mila unità in più prodotte. Gran parte della crescita si deve allo stabilimento di Pomigliano d’Arco (+30%) e ai veicoli commerciali prodotti ad Atessa (+12%). I dati emergono dal report elaborato dalla Fim-Cisl presentato oggi aTorino. La produzione di auto e veicoli commerciali rimane ancora al di sotto -8,2% del 2019, periodo pre-covid, dove si era attestata complessivamente a 818.880 unità: per le auto si riscontra un sostanziale avvicinamento (-0,9%), mentre per le produzioni dei veicoli commerciali siamo a -12%.

Rispetto agli attuali volumi ne mancano ancora un terzo per arrivare al target fissato dal ministro Urso, mettono in evidenza i segretari nazionale e torinese dei metalmeccanici Cisl, Ferdinando Uliano e Rocco Cutrì. Il numero di veicoli prodotti nel 2023 comunque cresce per il secondo anno di fila ma il dato segna ancora un -8,2% rispetto al 2019 (-0,9% sulle auto e -12% sui commerciali). Tra gli impianti male soprattutto Cassino (-11,3%) e l’intero polo torinese con un (-9,3%).

Mirafiori è uno degli stabilimenti di Stellantis in maggiore sofferenza. Nel 2023 sono state prodotte 85.940 auto, con una flessione del 9,3% sul 2022. Le Maserati prodotte sono un quinto di quelle del 2017. La Fim chiede che non si temporeggi sul lancio produttivo della nuova Quattroporte berlina e che, oltre alla 500 elettrica e ai modelli Maserati, venga assegnato a Mirafiori “un altro modello sulla piattaforma full-electric con potenzialità di volumi importanti e non di nicchia”. Il peso maggiore dei volumi a Mirafiori continua a essere determinato dalla produzione della 500 bev che si ferma a 77.260 unità, allo stesso livello del 2022 (77.500), mentre sono dimezzati i volumi dei cinque modelli Maserati (8.680, -49%). Hanno inciso le giornate in più di cassa integrazione. La situazione più critica è quella della Maserati: basti pensare che nel 2017 le produzioni si attestavano a quasi 55.000 unità e oggi sono 8.680. Ci sono stati 99 giorni di stop produttivo gestiti con la cassa integrazione che hanno coinvolto circa 1.780 lavoratori nei primi 9 mesi e 1.052 negli altri 3. Verso la fine del primo trimestre del 2023 sono partite le produzioni delle Maserati Gran Turismo (Gt) e Gran Cabrio (Gc) raggiungendo quota 2.790 unità. A inizio 2024 verranno inoltre prodotte le nuove versioni Folgore full-electric di GranTurismo e poi di Gran Cabrio. “Le nuove Gt e Gc, anche nelle loro versioni elettriche – spiega Uliano – potranno avere riscontri migliori in termini di volumi, ma crediamo non ci siano le condizioni di supplire allo stop produttivo di Ghibli e Quattroporte e soprattutto non possano saturare, insieme al Suv Levante, la produzione della linea Maserati”.

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