REGIONE PIEMONTE

Borse di studio, scontro FdI-Lega

L'assessore all'Istruzione Chiorino incontra gli universitari in protesta e punta il dito contro l'Ente per il diritto allo studio del Piemonte, guidato dal leghista Sciretti: "Mai stanziati tanti soldi come questa'anno, ma se non vengono erogati..."

I soldi per le borse di studio ci sono, non sono mai stati così tanti, il problema è che Edisu non li spende. È più o meno la spiegazione che l’assessora all’Istruzione del Piemonte Elena Chiorino ha dato agli studenti ricevuti in Sala delle bandiere al termine della seduta mattutina del Consiglio regionale del Piemonte. I ragazzi erano fuori da Palazzo Lascaris già da stamane per protestare contro la mancata erogazione delle borse di studio agli idonei. Soldi che di solito arrivano a dicembre e che ancora non si vedono, mettendo in crisi gli universitari.

Una protesta sostanzialmente accolta dall’assessora di Fratelli d’Italia, che non ha esitato a puntare il dito contro l’ente guidato dal leghista Alessandro Sciretti. Come ha precisato più volte, i ritardi “non sono responsabilità della Regione, che non ha mai stanziato così tanto per le borse di studio. Siamo a 92 milioni contro i circa quaranta della giunta precedente”.

A oggi però solo una parte dei 15.900 studenti aventi diritto ha ricevuto l’assegno, per via di “problemi di cassa di Edisu di cui sono venuta a conoscenza ieri”, si discolpa Chiorino. A questi vanno aggiunti altri 1.959 idonei che sono stati comunicati da Edisu in ritardo rispetto all’approvazione del bilancio di fine novembre 2023. Edisu, infatti, avrebbe fornito i numeri aggiornati (con i 2mila beneficiari in più) soltanto i primi giorni di dicembre.

Ora la giunta ci metterà una pezza: “La prossima settimana verranno stanziati 24 milioni di euro” e così “da fine mese Edisu sarà in grado di pagare la rata che normalmente arriva a dicembre”. Per i 1.959 idonei in più, invece, i tempi si allungheranno. Andranno inseriti nella correzione di bilancio che arriverà in aula a fine mese, e agli studenti i soldi entreranno in tasca solo a marzo. Gli universitari avevano chiesto tempi certi sulle erogazioni, e li hanno avuti. Non contenti, gli studenti si sono imbarcati su una polemica contro la Città dell’aerospazio e  sui “soldi che vanno solo al comparto bellico e all’impresa privata” offrendo al presidente d’aula Stefano Allasia l’occasione per chiudere l’audizione ed evitar loro una figura barbina.

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