Extinction contro i fogli di via, dissenso non va criminalizzato
16:07 Mercoledì 17 Gennaio 2024
"Contro la criminalizzazione del dissenso". Questa una delle parole d'ordine degli attivisti del movimento ambientalista disobbediente Extinction Rebellion, che questa mattina si sono dati appuntamento davanti a Torino davanti al Comune per "fare il punto sulla libertà di espressione e il diritto di manifestazione". Erano presenti gli avvocati Gianluca Vitale e Roberto Capra, l'ex magistrato Livio Pepino, Alessandra Algostino, docente di Diritto costituzionale e Roberto Mezzalama, presidente di Torino Respira. Al centro dell'incontro i provvedimenti della questura, come il foglio di via o l'avviso orale, utilizzati "in risposta alle manifestazioni di protesta", come ad esempio nelle ultime azioni di Extincion sul tetto dell'Oval durante l'Aerospace and Defence Meeting. "Il dissenso e la protesta è parte di una democrazia - ha spiegato Pepino - Quello che sta succedendo è un tentativo di eliminare il conflitto". Per l'ex magistrato "proibire a una persona di manifestare a Torino non le impedisce ovviamente di manifestare a Roma, Pinerolo, Firenze. Quindi il provvedimento - aggiunge Pepino - non incide sulla causa, non elimina le manifestazione ma è semplicemente punitivo". "Fogli di via e avvisi orali sono provvedimenti amministrativi, di esclusiva competenza del Questore, che le può dare in autonomia, senza che vi sia la possibilità di esporre i fatti e senza la valutazione di un magistrato", hanno sottolineato Capra e Vitale. "Da anni i movimenti climatici portano avanti le loro manifestazioni in modo pacifico e nonviolento, utilizzando i loro corpi e la loro intelligenza per portare un messaggio di urgenza a quante più persone possibili", evidenzia Mezzalama.