Stellantis: Meloni: "Nascita cela acquisizione francese"

“Vogliamo tornare a produrre un milione di veicoli l’anno con chi vuole investire davvero sulla storica eccellenza italiana. Se si vuole vendere auto sul mercato internazionale pubblicizzandola come gioiello italiano allora quell’auto deve essere prodotta in Italia questa la questione che dobbiamo porre”, ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera, nel corso del question time, rispondendo a Matteo Richetti (AZ-PER-RE) che ha chiesto quali sarebbero le iniziative volte a garantire la continuità produttiva e occupazionale presso gli stabilimenti italiani di Stellantis e di Magneti Marelli, nell’ambito del rilancio del comparto automobilistico.

“Il gruppo Fiat e i marchi italiani collegati – ha aggiunto – rappresentano una parte molto importante della storia industriale nazionale, in termini occupazionali e di ricchezza prodotta, un patrimonio economico che merita la massima attenzione, e questo significa anche avere il coraggio di criticare alcune scelte del management e del gruppo quando sono state distanti dall'interesse italiano, come mi è capitato di fare, spesso nell'indifferenza generale”. Il riferimento non è casuale: “Penso allo spostamento della sede legale e fiscale fuori dall'Italia o alla fusione che celava un’acquisizione francese dello storico gruppo italiano: tanto che oggi nel cda di Fca siede un membro del governo francese, non è un caso se le scelte industriali del gruppo tengono maggiormente in considerazione le istanze francesi rispetto a quelle italiane”.

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