LA SACRA FAMIGLIA

Fine corsa per Lapo Elkann, in fumo quasi 40 milioni

Italia Independent addio. Il valore delle azioni è sceso dai 23 euro del 2013 fino all'esclusione dalla quotazione in Borsa avvenuta questa mattina. Tra tentativi di rilancio e falliti piani di vendita ha bruciato parte del patrimonio ricevuto dall'eredità di nonno Gianni

Game over. Finisce con la messa in liquidazione l’avventura imprenditoriale di Lapo Elkann, fratello del presidente di Stellantis John e nipote di Gianni Agnelli, almeno nel settore dell’occhialeria fashion. L'assemblea dei soci di Italia Independent ha deliberato due giorni fa lo scioglimento della società e ha nominato Marco Cordeddu, attuale amministratore delegato, liquidatore. Le azioni della società, quotata in Borsa da dieci anni, sono sospese dalle negoziazioni nella giornata odierna.

Un epilogo del percorso di risanamento della società, fondata nel 2007, che è stato possibile a seguito dell’immissione di risorse personali del suo azionista, ovvero Lapo che, pur avendo avuto fin dalla costituzione della società ruoli prevalentemente creativi, ha permesso alla società di poter far fronte alle proprie obbligazioni. Nel primo semestre del 2023, infatti, le società del gruppo avevano portato a compimento con successo le procedure di risanamento dei debiti con l’apporto finanziario dell'azionista di riferimento, Lapo Elkann appunto, che, dopo aver versato nelle casse del gruppo oltre 25 milioni di euro aveva aggiunto risorse personali per oltre 12,8 milioni di euro per consentire il successo dell'operazione. L’ultima iniezione di liquidità risale a un anno fa ed è arrivata dopo l’accordo con i creditori (Unicredit, Intesa, Bnl, ifis, Banco Bpm, tra gli altri), che hanno ottenuto quote di rimborso tra il 10 e il 20%.

La decisione relativa alla liquidazione, si legge in una nota, è stata presa non essendo pervenute al Consiglio di amministrazione offerte vincolanti, debitamente garantite, di capitalizzazione della società, così come era stato deliberato dal cda riunitosi lo scorso 15 dicembre. L’assemblea dei soci ha deliberato la modifica della denominazione sociale da Italia Independent Group in IIG in adempimento agli accordi raggiunti nell’ambito della cessione del marchio Italia Independent avvenuta a settembre 2023, nonché il trasferimento della sede sociale nel Comune di Valperga. Lo scorso 12 settembre, Italia Independent aveva stipulato con M Group, società che controlla il gruppo Modo di Alessandro Lanaro, il contratto di cessione del marchio 'Italia Independent' ma, sebbene il patrimonio netto della società fosse positivo, a seguito della cessione del marchio, le società del gruppo non avevano più alcuna attività operativa, pertanto, il cda ha deciso di sottoporre ai soci la decisione di scioglierle e di procedere alla liquidazione.

Per il rampollo del casato Agnelli, si tratta di un duro colpo, l’ennesimo, questa volta alla propria credibilità di imprenditore. Elkann di fatto rappresentava l’immagine pubblica del progetto, senza però vantare un coinvolgimento diretto pieno. La situazione è delicata visto che sono stati coinvolti anche soci terzi, con quotazione in Borsa. Basti pensare al quasi 30% di quote di Creative Ventures, controllato da Avm Gestioni Talent Fund e dal fondo Centurion. Italia Independent non è stata in grado di chiudere un bilancio in positivo dal 2016. Sette anni di perdite, per un totale di 86 milioni di euro e un comprensibile crollo in Borsa, dai 26 euro del 2013 agli 0,16 centesimi della scorsa settimana.

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