Pichetto, "su direttiva case green mediazione accettabile"

"Siamo al quarto trilogo, rispetto a quelle che erano le condizioni un anno fa l'aria è cambiata", dice del lavoro in Europa per la direttiva 'case green' il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervistato a Torino ad una iniziativa di Confedilizia. E' stato fatto "un percorso difficile", partito "con uno sbandamento ideologico come sta accadendo anche sulla direttiva imballaggi", evidenzia. Oggi "siamo arrivati ad un risultato, ormai le condizioni ci sono tutte: i diversi Paesi, chi era più esagerato da un lato e chi dall'altro, hanno trovato una mediazione". Quanto all'Italia, dice Pichetto, "non potevamo accettare il 2033 in classe D. Per noi il patrimonio edilizio è il luogo di risparmio delle famiglie. Questo non vuol dire mettere in discussione che dobbiamo intervenire sui fabbricati in una ottica di decarbonizzazione, ma quello che dobbiamo fare è avere una gradualità, interventi compatibili con la realtà italiana. Ci siamo arrivati, c'è una flessibilità". "E' un risultato che giudico accettabile". E d'accordo nel considerarlo un punto di arrivo positivo anche il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa: "Il ministro e il Governo si sono impegnati. Quel sistema molto dirompente è stato modificato come impostazione. Non era solo una questione di difesa della nostre peculiarità, anche se lo è stato e molto, ma era ed è anche una questione di principio: andare nella direzione dell'efficientamento degli edifici ma con buon senso". Resta "un obiettivo ambizioso per il 2050. Con le risorse che hanno le famiglie adesso quell'obiettivo è assolutamente raggiungibile".

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