Comitato pendolari Piemonte chiede di sospendere gli aumenti

Il Comis (Comitato per la mobilità integrata e sostenibile) chiede di sospendere gli aumenti dei costi dei biglietti e degli abbonamenti in Piemonte, evidenziando carenze nel servizio, oltre a ritardi. "L'acquisto di un qualsiasi titolo di viaggio, corsa semplice o abbonamento - spiega il coordinamento regionale dei pendolari in Piemonte - determina la stipula di un contratto tra il cliente ed il vettore, che obbliga entrambi a rispettarne i dettami: da una parte il versamento del costo e il rispetto delle regole di viaggio e dall'altra la corresponsione del servizio alle condizioni, orari e modalità stabilite dall'azienda fornitrice. Riscontriamo purtroppo - viene sottolineato - che queste clausole vengono frequentemente disattese, dagli utenti per mancanza di rispetto dei beni pubblici, e dai vettori in quanto a puntualità, garanzia del servizio, pulizia dei mezzi e informazioni ai viaggiatori. A questi aggiungiamo l'offerta ancora decimata dai tagli per il Covid, mai tornata alla situazione precedente, unica regione in Italia, con corse mancanti anche su direttrici importanti e intere aree prive di collegamenti nei fine settimana e nei festivi". La richiesta è di "un provvedimento urgente di sospensione degli aumenti annunciati oltre all'introduzione di agevolazioni fiscali consistenti per gli abbonati, quali ad esempio detrazioni e/o sconti, anche nell'ottica di promuovere il Tpl ai fini di un beneficio per l'ambiente, in termini di riduzione dell'inquinamento, quindi per la salute dei cittadini. Gli abbonamenti e biglietti dovrebbero essere unici a livello regionale per facilitare gli spostamenti tra aree diverse senza dover cambiare più operatori, a volte anche solo per effettuare pochi chilometri". "Evidenziamo - conclude il comitato - di avere sottoposto i temi sopraesposti durante un incontro congiunto con Agenzia della mobilità, Trenitalia e Rete ferroviaria". 

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