Chiorino, "insieme possiamo fermare il bullismo"

"È un nostro dovere reagire con fermezza a fenomeni di bullismo e cyberbullismo. Ancora oggi, troppi bambini ed adolescenti sono vittime di prevaricazione, umiliazione, isolamento o aggressioni fisiche e verbali. Episodi che possono segnare tutta la vita". Così l'assessora all'Istruzione e Merito, Elena Chiorino, nella Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. "Essere bulli invece - ha aggiunto - non è un segno di forza ma di debolezza e insicurezza: il rispetto parla più forte delle parole cattive. I nostri figli hanno il diritto di vivere in un ambiente sicuro e sereno, dove poter esprimere la propria personalità senza paura di essere giudicati o maltrattati. Nel corso del mio mandato, ho deciso di assegnare importanti risorse per aumentare le azioni di contrasto e di prevenzione e per promuovere la cultura del rispetto in classe". "I progetti approvati per oltre 500mila euro - ha concluso Chiorino - permettono di sensibilizzare i giovani, e le loro famiglie, sugli effetti devastanti provocati da bullismo e cyberbullismo. L'abbandono scolastico, la demotivazione e la depressione sono problemi che si possono risolvere, o almeno arginare, mettendo in campo iniziative concrete. Non possiamo permettere la diffusione di violenze e soprusi in ambito scolastico e nella vita di tutti i giorni. Come genitori, educatori e cittadini, abbiamo il dovere di proteggere i nostri ragazzi dal bullismo, ascoltandoli, sostenendoli e segnalando eventuali episodi alle autorità competenti. La scuola deve essere un luogo accogliente per allievi e insegnanti, in cui si rispettano gli altri e se stessi e si promuove la convivenza pacifica. Tuteliamo il corpo docente e gli studenti tornando ad una maggiore autorevolezza, anche attraverso il peso del voto in condotta. Insieme possiamo fermare il bullismo e tenere alta l'attenzione sui rischi digitali. Per costruire un futuro migliore per tutti".

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