Stabilità per le imprese artigiane piemontesi nel 2023

Per le imprese artigiane del Piemonte - quasi 115mila, il 27,1% di tutte le imprese della regione - il 2023 è stato all'insegna della stabilità. Dai dati del Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi emerge un risultato piatto in termini di nati-mortalità. Sono nate 7.963 imprese, 24 in meno del 2022 (-0,3%), mentre 7.982 hanno cessato l'attività, 475 in più (+6,3%). Il tasso di crescita è vicino allo zero (-0,02%). La dinamica registrata dal tessuto artigiano locale appare peggiore sia rispetto a quella messa a segno dal sistema imprenditoriale piemontese nel complesso (+0,14%), sia rispetto a quella registrata dall'artigianato a livello nazionale (+0,35%). "Il tessuto artigiano piemontese sta mostrando, negli anni, un costante assottigliamento: un andamento più marcato per le imprese più piccole e meno strutturate e quindi più fragili. Il risultato del 2023 è spento e senza slancio. Il sostegno a queste realtà dovrebbe essere prioritario, attraverso politiche di agevolazione e incentivi economici che permettano loro di crescere e investire nelle proprie attività. Da sempre il sistema camerale piemontese è impegnato nella promozione e nella valorizzazione dell'artigianato piemontese, soprattutto con servizi di accompagnamento all'imprenditorialità: microcredito, sburocratizzazione e digitalizzazione" commenta Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte. Tra i settori la prima realtà si conferma quella edile con il 42,6% delle realtà artigiane piemontesi e una crescita dello 0,92%. Solo l'agricoltura, settore che assorbe però solo lo 0,7% delle realtà artigiane locali, chiude l'anno con un risultato migliore rispetto a quello delle costruzioni, realizzando una crescita dell'1,97%. Appare positiva anche la dinamica del commercio (+0,33%). Gli altri servizi manifestano una crescita nulla (-0,09%), mentre sono negativi i risultati messi a segno dall'industria in senso stretto (-1,65%) e dal turismo (-2,48%).

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