IN CAMPO

Molinari sale sul trattore, la Lega punta Lollobrigida

Il capogruppo presenta un emendamento per chiedere di prorogare anche nel 2024 l'esenzione dell'Irpef agricola. "Aspettiamo che il governo ci dia delle risposte". Anche Renzi mette nel mirino il Cognato d'Italia: "Meloni riporti Lollo a casa"

“Sulla questione dell’Irpef agricola noi ci stiamo lavorando perché noi riteniamo sia stato un errore quello del governo di cancellare ‘'esenzione per il 2024 – ha detto questa mattina ad Agorà su Rai3 Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera –. Questo è stato fatto nell’ottica di una riforma fiscale che ha abbassato le tasse un po’ a tutti. Abbiamo presentato un emendamento in cui si chiede nel Milleproroghe di prorogare anche nel 2024 l’esenzione. Aspettiamo che il governo ci dia delle risposte”.

Una mossa, quella del numero uno del Carroccio a Montecitorio, che va nel solco dell’azione incalzante intrapresa da Matteo Salvini verso Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. Nel mirino ora finisce il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, figura di punta del partito e cognato della premier: in questo momento visto agli occhi del leader leghista come anello debole.

E contro il Cognato d’Italia si scaglia pure Matteo Renzi che, intervenendo sulla protesta dei trattori, eattacca a tutto campo il titolare dell’Agricoltura, annunciando una mozione di sfiducia individuale e una petizione: “Per un settore così importante ci vuole un ministro competente, non un cognato incapace”, dice l’ex premier. “Noi presentiamo la sfiducia a Lollobrigida anche perché ha aumentato le tasse agli agricoltori cui adesso alliscia il pelo”, ha ribadito dalle telecamere di Mattino Cinque. Con una battuta, il leader di Italia Viva rivolge un “suggerimento” alla presidente del Consiglio: “Io prendo sul serio Giorgia Meloni quando dice che vuole fare un governo del merito. Ecco, Giorgia, tuo cognato riportalo a casa, che è contenta anche tua sorella, ed è meglio per tutti questo ricongiungimento familiare...”.

Poi l’annuncio della petizione, questa volta nella sua enews: “Sulle tasse agricole finalmente sta emergendo la verità. Il governo Meloni ha reintrodotto una tassa da 248 milioni di euro che devono pagare gli agricoltori. Si chiama Irpef agricola, noi la chiamiamo Lollotax”. Insomma, “il cognato d’Italia dovrebbe spiegare perché lui ha cambiato la legge che avevamo fatto io e Maurizio Martina. Perché? Lollobrigida è ogni giorno più imbarazzante. Abbiamo lanciato una petizione per le sue dimissioni: l’agricoltura italiana ha bisogno di un ministro, non di un cognato. Dai Lollo torna a casa”.

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