LA SQUOLA

Licei prima scelta, ma crescono tecnici e professionali

Oltre la metà degli studenti che s'iscriveranno al primo anno delle superiori sceglie un indirizzo liceale. Poco entusiasmo per la filiera "4+2". Flop per la scuola del Made in Italy voluta dal nuovo governo

Il liceo continua a essere la via maestra ma, come già avvenuto dodici mesi fa, sembrano fare effetto le campagne di promozione dei percorsi tecnici e professionali, specie in ottica lavorativa. A settembre 2024, oltre la metà degli studenti delle prime classi delle superiori (55,63%) frequenterà un indirizzo liceale, ma l’anno scorso erano il 57,10%, quindi in calo di circa un punto e mezzo percentuale. Di contro, il 31,6% andrà in un Istituto tecnico mentre il 12,72% ha scelto un Istituto Professionale. Comparti, questi, entrambi in crescita rispetto all’anno prima: i Tecnici erano al 30,9% (-0,7%), i Professionali al 12,1% (-0,6%). Eccoli i primi dati sulle iscrizioni scolastiche diffusi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Entrando più nel dettaglio dei vari indirizzi, al primo posto si conferma il liceo Scientifico: sommando le sue varie articolazioni (tradizionale, scienze applicate, sportivo) ha ottenuto i favori di oltre 1 studente su 4 (25,59%), comunque in calo di oltre mezzo punto percentuale. In seconda posizione si piazza il tecnico Amministrazione, Finanza e Marketing (9,23%), in salita di oltre lo 0,5%. Terzo gradino del podio per il liceo Linguistico: con il 7,86% di iscrizioni è uno dei pochi licei a crescere ancora, seppur di poco (+0,16%). Il liceo Classico, invece, si ferma al 5,34% (nel 2023 era al 5,80%).

Particolare interesse, quest’anno, c’era attorno alle due nuove opzioni a disposizione delle ragazze e dei ragazzi in uscita dalla terza media: la filiera tecnico professionale “4+2” (che peraltro permette di arrivare al diploma in quattro anni) e, soprattutto, il tanto discusso liceo del Made in Italy. Il rumore è stato tanto, ma gli studenti non si sono mostrati particolarmente attratti da entrambi i percorsi: i nuovi tecnici e professionali hanno registrato 1.669 iscrizioni, i licei del Made in Italy appena 375 candidature.

Anche se Giuseppe Valditara si dice in parte soddisfatto del riscontro: “La filiera del 4+2 - ha sottolineato il numero uno di Viale Trastevere - ha registrato un interesse significativo da parte delle famiglie, è un risultato importante e non scontato. Gli studenti da settembre potranno contare su un percorso e dei programmi fortemente innovativi e una maggiore sinergia con il mondo produttivo. Il Made in Italy è la nuova offerta formativa messa in campo dai licei che avevano già attivo l’indirizzo Scienze Umane – opzione Economico-sociale, pensata per una formazione tesa a valorizzare le eccellenze italiane riconosciute a livello internazionale. Una opzione che dal prossimo anno potrà rafforzarsi nell’alveo dei licei più tradizionali”. In ogni caso, per Valditara, è già un punto d’orgoglio “aver ampliato l’offerta formativa a disposizione degli studenti italiani venendo incontro alle esigenze e alle nuove sfide del mondo del lavoro, è la strada giusta per una scuola di successo per i nostri ragazzi”.

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