AMBIENTE

Polveri sottili, -45% in 10 anni. Ma ancora lontani dai limiti Ue

L'inquinamento in Italia è diminuito sebbene occorrano strategie più decise per centrare gli obiettivi europei. Miglioramenti anche su Milano e la Pianura Padana. Non cala il rumore, mentre le emissioni di gas serra si sono ridotte del 20%. Rapporto Ambiente Snpa

L’inquinamento da polveri sottili Pm 10 e Pm 2,5 è calato in Italia negli ultimi dieci anni: le concentrazioni sono scese del 45% fra il 2013 e il 2022, anche se nel 2022 è stato sforato il valore limite giornaliero della normativa nazionale nel 20% dei casi. Lo rivela il 4° Rapporto Ambiente dello Snpa, il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, la rete formata da Ispra nazionale e Arpa regionali. Dai dati, inoltre, emerge che l’Italia è lontana dallo scendere sotto i livelli raccomandati dall’Oms. Il nostro Paese è però in linea con gli obiettivi europei e di sviluppo sostenibile per la produzione di energia da fonti rinnovabili, che raggiunge buoni livelli di raccolta differenziata dei rifiuti e diminuisce lo smaltimento in discarica.

Continua il lento miglioramento della qualità dell’aria, soprattutto del particolato Pm2,5, buoni risultati con l'agricoltura biologica, aumentano i controlli agli impianti produttivi. Meno bene la situazione delle emissioni di gas serra, l'incidenza del turismo sui rifiuti urbani, la produzione di rifiuti speciali e il consumo di suolo. Stabile la situazione dei piani di adattamento ai cambiamenti climatici, della gestione delle aree protette e del rumore.

In questi giorni hanno fatto molto discutere le rilevazioni della società svizzera IqAir, che ha messo Milano in cima alla classifica delle città più inquinate della Terra. Il sindaco Beppe Sala ha però polemizzato contro i risultati di questa ricerca, sostenendo come la qualità dell’aria sia in realtà migliorata negli ultimi anni. Una valutazione che sembra suffragata dall’analisi dei dati, dagli ultimi giorni fino agli anni passati. Sicuramente nell’ultimo periodo la qualità dell’aria a Milano è stata scarsa, come certificano anche i dati dell’Arpa (l’agenzia per l’ambiente della regione Lombardia). In passato la qualità dell’aria a Milano era peggiore. Parlando di tutta la Lombardia e allargando la serie storica al 2000, si vede che i progressi sono stati notevoli. Trend in miglioramento anche per la stessa Milano, guardando i dati dal 2011 al 2023.

A non calare in modo significativo è l’inquinamento da rumore. Nel 2021, la percentuale delle sorgenti per le quali si rilevano superamenti dei limiti normativi è del 42,7%, inferiore di appena l'1,3% rispetto a quella riscontrata nel 2013. Le emissioni di gas serra in Italia si sono ridotte del 20% rispetto al 1990, ma nel 2021 hanno visto un incremento dell’8,5% rispetto all’anno precedente, segnato dalla pandemia. Dall’analisi del trend 2004-2020 emerge che l’uso delle energie rinnovabili è aumentato e la quota è quasi triplicata nel periodo considerato: dal 6,3% del 2004 si è passati al 20,4% nel 2020, con un valore superiore all'obiettivo Ue del 17% assegnato all’Italia.

Il 2022 è stato il più caldo dal 1961; le emissioni di gas serra, dopo la battuta d’arresto del periodo della pandemia, mostrano nel 2022 un incremento del +8,5% rispetto al 2020, pur registrando una diminuzione del -20% rispetto al 1990. Le fonti rinnovabili hanno superato gli obiettivi previsti, arrivando nel 2020 al 20,4% del consumo finale lordo. Dato positivo, ma occorre lavorare molto per raggiungere gli obiettivi del Pniec, Piano Nazionale Integrato Energia e Clima.

Nel 2021 le Strategie di adattamento ai cambiamenti climatici approvate sono state 4, due in più rispetto al 2018. L’unico Piano approvato (contenente le misure per attuare la Strategia), come nel 2018, è quello della Regione Lombardia. “Molte sono le minacce che incombono sullo stato di salute del nostro pianeta, a partire dall’impatto dei cambiamenti climatici. Un’appropriata diffusione delle informazioni sullo stato di salute dell’ambiente tra i cittadini e tra i decisori politici è indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità”, commenta il presidente Ispra e Snpa Stefano Laporta.

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