(MANCATA) ASSISTENZA

Fuorilegge una casa di riposo su tre.
Sigilli a una Rsa nell'Alessandrino

In due mesi di controlli scoperte irregolarità in 191 strutture di 600. Sistemi antincendio inadeguati, più ricoverati del consentito, uso non corretto dei farmaci. Denunciate la responsabile e un'operatrice della casa di riposo piemontese, trasferiti gli ospiti

Una Rsa su tre non rispetta la legge. È l’allarmante esito dei controlli effettuati, negli ultimi due mesi, dai carabinieri del Nas in tutto il Paese e che ha interessato oltre 600 strutture sanitarie di riabilitazione e socio assistenziali destinate ad ospitare persone anziane e con disabilità. In 191 di queste sono state riscontrate irregolari, anche gravi come nel caso scoperto dai Nas di Alessandria che ha portato alla chiusura della Rsa e alla denuncia a piede libero di due operatrici e al trasferimento in altre struttura dei 29 ospiti, di cui 15 non autosufficienti. 

L’operazione condotta su tutto il territorio nazionale ha portato alla scoperta di 11 strutture irregolari per la mancata richiesta o rinnovo dei certificati per la prevenzione degli incendi, l'omessa revisione degli estintori e carenze nella funzionalità degli impianti destinati alla prevenzione o all'eliminazione dei pericoli. Nelle circostanze più gravi è scattato il provvedimento di chiusura con il trasferimento degli ospiti in altre strutture. Circa il 60% delle violazioni di legge riguardano inadeguatezze strutturali, gestionali ed autorizzative, quali l'abusivo ampliamento della capacità ricettiva con presenza di un numero superiore di anziani rispetto al limite consentito.

Complessivamente sono stati deferite all'autorità giudiziaria 43 persone ritenute responsabili di esercizio abusivo della professione medica o infermieristica, detenzione di farmaci scaduti e violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono 153 i gestori o responsabili delle strutture sanzionati.

Come accaduto per la struttura piemontese che ha visto denunciate in concorso per esercizio abusivo della professione infermieristica la responsabile e un’operatrice, altre 11 in Italia sono state chiuse perché abusive o con gravissime carenze in materia sanitaria ed edilizia, giudicate incompatibili con la permanenza degli ospiti.

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