VERSO IL VOTO

Lega a picco, fuori le scialuppe. Sommersi e salvati in Piemonte

Mentre la nave imbarca acqua, gli uscenti provano a salvare la ghirba. Qualcuno nel listino (Carosso e Preioni), altri verranno ripescati come sottosegretari o tra i supplenti. Marnati in bilico. Via libera ai cinque nomi su Torino: vietato disturbare Ricca e Allasia

Tira una brutta aria nella Lega piemontese. I sondaggi sulle regionali di giugno sono drammatici, e che la pattuglia debba ridursi a un terzo è quasi una certezza. I posti saranno pochi per un partito che nel 2019 ha raccolto il 37%, mentre oggi farebbe salti di gioia se superasse il 10. Qualche compensazione potrebbe arrivare dalla nuova legge elettorale approvata in questa legislatura, che tra consiglieri supplenti e sottosegretari qualche poltroncina in più la garantisce. Matteo Salvini ha chiesto esplicitamente a tutti i consiglieri uscenti di candidarsi per portare voti e tenere su la lista, e in tanti hanno accettato pur conoscendo le scarse possibilità di successo.

E poi c'è l'ormai famigerato listino, che tutti vogliono abolire e poi nessuno lo tocca. Alla Lega spettano tre posti “sicuri”, almeno nei desiderata dello stato maggiore, e dovrebbero andare al vicepresidente della Regione Fabio Carosso e all’attuale capogruppo Alberto Preioni, provenienti entrambi da province, Asti e Vco, che mai riusciranno a esprimere l'eletto. Manca la donna e qui sono in salita le quotazioni di Gianna Gancia (in corsa pure per un difficile bis a Bruxelles) rispetto a quelle dell’assessora alla Famiglia Chiara Caucino.

Un altro che corre col paracadute è l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati, candidato di punta del Novarese dove tuttavia non v'è certezza: perché scatti il seggio la Lega dovrebbe ottenere una percentuale tra l'11 e il 12 a livello regionale e a giudicare dalle ultime rilevazioni siamo proprio al limite. Se le cose andassero male, però, Marnati potrebbe contare su un ripescaggio come sottosegretario. Sempre stando ai piani dei vertici.

Sfida serrata a Torino, dove il Carroccio si aspetta di ottenere altri due consiglieri, e dove tutto sembra favorire gli uscenti. Qui il segretario cittadino Fabio Tassone, che è anche vicepresidente dell’Atc Piemonte centrale, ha comunicato ai diretti interessati i primi cinque nomi da candidare sulla Città. Due sono scontati: il presidente del Consiglio Stefano Allasia e l’assessore allo Sport Fabrizio Ricca, due che viaggiano oltre le 4mila preferenze. Quello che stupisce sono gli altri tre nomi: si tratta dell’ex senatrice Marzia Casolati, di Carlo Morando della Circoscrizione 4, che nel 2021 ha preso 141 preferenze, e di Silvia Acquaro della 5, che venne eletta con 89 schede. Non esattamente dei campioni delle preferenze, ottimi sparring partner messi lì per non creare troppa concorrenza nel capoluogo. “Se i primi nomi sono questi, figuriamo gli altri”, maligna un maggiorente locale, “a questo punto era meglio candidare Borghezio”. Tanto, se devono votare Vannacci..

Anche guardando al criterio della rappresentanza territoriale, non c’è il rischio che i nomi nuovi pestino i piedi a Ricca e Allasia: loro prendono i voti in tutta la provincia, certo, ma hanno le loro roccaforti in Barriera di Milano (l’assessore) e ad Aurora-Vanchiglia (il presidente). Nessuno li disturberà nei loro quartieri, neanche l’ex senatrice Casolati, che si muove tra il Centro e Cit Turin. E se tra Allasia e Ricca uno dovesse ottenere la promozione in giunta, il primo escluso pronto a diventare supplente potrebbe essere Andrea Cerutti, consigliere uscente di Venaria. Ma tanti resteranno fuori, anche perché nel 2019 la Lega di eletti tra capoluogo e metropoli ne fece nove, calcolando anche Mauro Fava, poi passato a Forza Italia. In cintura la situazione è ancora fluida, e la palla è in mano alla segretaria metropolitana e deputata Elena Maccanti. Va però ricordato che nella vasta provincia nessuno oltre a Cerutti superò le 3mila preferenze.

Qui di nomi “nuovi” non ne sono stati fatti, tranne quello di Fioravanti Mongiello, consigliere comunale a Pinerolo. Gli uscenti invece sono molti: a Pianezza c’è Sara Zambaia, mentre svoltando verso la Via Lattea si trova l’ex sindaco di Sestriere Valter Marin. Nell'area Nord del Torinese è testa a testa tra Gianluca Gavazza, di Chivasso, e Andrea Cane che pesca nel Canavese. In uscita Claudio Leone, che dopo aver tentato a lungo di passare in FdI ora starebbe trattando una candidatura con la lista Cirio (salvo un più che probabile veto del segretario leghista Riccardo Molinari). Intanto Gavazza la campagna elettorale l’ha già cominciata: auguri di Pasqua ben poco istituzionali con tanto di simbolo della Lega. Sembra più che altro un santino.

Ad Alessandria Molinari punta su Enrico Bussalino, presidente della Provincia a lui molto vicino, ma ci sono anche i due assessori uscenti: Marco Protopapa e Vittoria Poggio. A Cuneo, invece, tutti in campo l'assessore uscente alla Sanità Luigi Genesio Icardi, e i consiglieri  Matteo Gagliasso e Paolo Demarchi.

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