La Valle di lacrime

Dicono che... le imbarazzate e lunari risposte di Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute di Torino all’inviata di Fuori dal Coro, non siano la fotografia fedele della sanità dei medici e degli infermieri, sempre troppo pochi, delle liste d’attesa sempre troppo lunghe. Sono piuttosto il ritratto della concezione di un ruolo esercitato come si trattasse di un’investitura divina e, quindi, tale da consentire atteggiamenti supponenti, ma fragilissimi di fronte a dati incontrovertibili su tempi biblici e risposte assurde ai pazienti allo sportello del Cup. Se La Valle ha bisogno di un servizio giornalistico per sapere cosa succede – “verifico”, quasi balbetta un po’ scocciato di fronte a tempi per una visita, probabilmente a lui ignoti – nella sua azienda, anzi in quella che egli dirige pro tempore, di cosa ci sarà bisogno perché in Regione si sappia cosa succede al vertice della più grande azienda ospedaliera? 

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