Gruppo Banca Finint: utile 2023 in crescita a 18,9 milioni

Il Gruppo Banca Finint ha registrato nel 2023 un utile lordo consolidato che cresce del 16% a 26,8 milioni di euro (23 milioni nel 2022), e con l’utile netto a 18,9 milioni di euro (+17%). Lo riporta una nota dopo che il Consiglio di amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di Enrico Marchi, ha approvato i dati di bilancio consolidato relativi all’anno 2023. Il margine di interesse è salito da 15,4 milioni del 2022 a 20,4 milioni "anche grazie al contributo crescente derivante dallo sviluppo del business di acquisto crediti Npe", viene precisato. Il margine finanziario e da servizi ammonta a 115,8 milioni, in crescita del 36%. La componente economica più rilevante, viene specificato, rimangono i ricavi da commissioni nette che, a fine esercizio, registrano un aumento del 36%, passando da 70 a 95,4 milioni di euro con contributi crescenti da parte di tutti i principali business del gruppo: l’asset management segna una crescita del 23%, l’investment banking del 24% trainato dall’ottima performance dell’attività di Corporate Finance, e l’area di gestione cartolarizzazioni contribuisce con un +11% di ricavi. Nonostante il forte incremento del margine di interesse, le commissioni continuano ad essere la componente di gran lunga più rilevante del margine di intermediazione del Gruppo con un peso del 76%, mentre il margine di interesse ha un peso del 16% e il risultato di negoziazione e altre poste minori della Gestione finanziaria pesano per l’8%. In crescita a 12,4 miliardi le masse in gestione a favore di terzi, di cui 8,5 miliardi nel wealth management e nell’asset management segnano un aumento del 23% (6,8 miliardi nel 2022).
 
 "I risultati del 2023 hanno confermato e superato le aspettative - ha dichiarato Enrico Marchi, presidente del Gruppo Banca Finint -. Pur in uno scenario macroeconomico complesso, siamo stati capaci di raggiungere i migliori risultati di bilancio di sempre grazie alla competenza delle nostre persone e dei professionisti delle nostre reti. Con l’integrazione dell’area private banking e gestione NPE si è rafforzato il nostro perimetro d’azione e siamo così diventati una banca d’affari integrata e specializzata, ancor più capace di servire la propria clientela istituzionale, professionale e retail con un’ampia gamma di servizi e prodotti specialistici ad alto valore aggiunto. Da oltre 40 anni ci impegniamo ad essere promotori di innovazione e di soluzioni su misura e questi risultati confermano il nostro lavoro e ci permettono di guardare con fiducia le sfide e le opportunità che ci attendono. Questi risultati sono la base solida da cui partire per essere sempre più protagonisti sul mercato e, a tal proposito, a inizio estate presenteremo il nuovo piano industriale". Fabio Innocenzi, amministratore delegato del Gruppo Banca Finint aggiunge: “Gli ottimi risultati 2023 riflettono il grande lavoro svolto in questi anni da tutta la squadra di Finint e testimoniano la forte crescita dimensionale di un Gruppo sempre più focalizzato su un’offerta completa e integrata rivolta a imprese, famiglie imprenditoriali e clientela istituzionale. L’ampliamento del perimetro del Gruppo ci rende ora una banca d’affari completa che, accanto alle tradizionali attività di corporate e investment banking e di asset management, offre anche private banking e attività sugli Npe. Questo ha consentito una diversificazione dei ricavi e sinergie tra i diversi business. Le masse in gestione sono aumentate a 12,4mld e in particolare gli AUM di Finint Investments e di Finint Private Bank sono saliti a €8,5 miliardi rispetto ai €6,8 mld del 2022. Le commissioni nette, che continuano ad essere la componente più significativa del margine di intermediazione, sono aumentate del 36% con contributi crescenti e ben diversificati. L'aumento a doppia cifra della redditività riflette la crescita del gruppo ed è ben supportato da requisiti patrimoniali solidi, con un Total Capital Ratio pari al 17,06% a livello consolidato, e da indicatori equilibrati di liquidità. Ci attendono ora nuove sfide in un contesto macroeconomico e geopolitico complesso. Dovremo saperci adattare velocemente alle esigenze di un mercato in continua evoluzione e massimizzare la proposta delle nostre competenze, ma i risultati che oggi presentiamo sono la testimonianza della capacità con cui ci presentiamo al mercato e con cui stiamo delineando le linee strategiche del prossimo piano industriale”.

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