Piemonte, Consiglio ha approvato la legge di riordino

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato questo pomeriggio a maggioranza la legge di riordino dell'ordinamento 2024. Si tratta - ha spiegato la relatrice di maggioranza Sara Zambaia (Lega) - della "annuale normativa che aggiorna e rivede le leggi regionali, adeguandole a quelle europee e statali, ma adattandole anche alle nuove esigenze". Nell'omnibus, testo che punta a "razionalizzazione e al coordinamento, oltre a prevedere interventi mirati a risolvere alcune incertezze interpretative e attuative, e alcune possibili situazioni di contenzioso con lo Stato" sono affrontate le materie più disparate. Si spazia dall'ambiente alle cooperative sociali, dalle società partecipate ai trasporti, dalla caccia alla polizia, dai servizi veterinari, a turismo, cave, e bullismo scolastico. Un articolo riguarda l'istituzione del registro regionale dei 'Centri per uomini autori o potenziali autori di violenza', al fine di garantire un'adeguata verifica dei requisiti dei servizi che se ne occupano. Con un emendamento dell'assessora Elena Chiorino, presentato dall'assessore Maurizio Marrone, è stata prevista l'ottica sociale, che si aggiunge alla già prevista odontoiatria sociale. Bocciato un emendamento del Pd Daniele Valle per cancellare la legge regionale recentemente approvata dalla maggioranza che blocca la regolarizzazione del centro sociale Askatasuna. Via libera invece all'istituzione di un inno del Piemonte. Il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, al quale si deve la volontà di dotare la Regione di un inno, ha sottolineato che "un tempo si utilizzava la Monferrina, ora però il Centro Gianni Oberto ha scelto un inno più solenne, avvalendosi delle poesie di Camillo Brero 'El Drapò' e 'Piemont Dev Vive', e della musica di Fulvio Creux".

print_icon