"Moderato e liberale", il Piemonte (e la lista) di Cirio
16:34 Giovedì 28 Marzo 2024Il governatore ingrana la quinta e avvia la macchina elettorale della sua formazione. Con il nome bene in vista sul simbolo mette a tacere i rosiconi dei partiti. Nel comitato promotore figure illustri della sanità piemontese, amministratori locali ed esponenti di Azione
“Cirio Presidente”. Un nome un ruolo, quello che Alberto Cirio si appresta a ricoprire per la seconda volta.. Le due parole campeggiano sullo sfondo blu nel simbolo della lista civica che racchiude la scritta Piemonte in rosso, richiamando i colori del drapò, tra gli aggettivi che la connotano: “Moderato” e “Liberale”.
La formazione del governatore ha, dunque, finalmente il suo emblema che comparirà sulle schede elettorali nella coalizione di centrodestra. Ma la lista civica ha pure il suo comitato promotore, composto da numerose figure che rappresentano le diverse aree civiche di Torino e del Piemonte, il mondo del volontariato, della sanità e dei sindaci del territorio. “Il comitato – viene spiegato in una nota – rappresenta l’espressione innanzitutto di cinque formazioni civiche con esperienza già consolidata sul territorio”: i Moderati con il sindaco di Leinì, Renato Pittalis, Torino Bellissima con il consigliere della Città Metropolitana di Torino Enrico Delmirani, la lista Piemonte nel Cuore con Gian Luca Vignale, l’area cattolico-popolare con l’ex parlamentare dell’Ulivo oggi sindaco di Pragelato Giorgio Merlo e in rappresentanza della componente liberale piemontese il sindaco di Montalenghe, Rita Ladu, indicata daidirigenti locali di Azione. E proprio della formazione di Carlo Calenda fanno parte Antonio Zacchera, imprenditore del Vco membro della direzione nazionale e Luigi Fiorio, ex sindaco di Asti e parlamentare attuale segretario provinciale.
Esponenti di tutti i territori piemontesi, collocano la lista nel solco della tradizione civica, moderata e liberale del Piemonte, con particolare attenzione ai temi della sanità, dell’ambiente, della solidarietà e dei diritti. In particolare sulla sanità, tema su cui forse l’opposizione pensava di trovare terreno fertile per incalzare governatore e maggioranza uscenti è rappresentato da figure di altissimo spicco: Franca Fagioli, direttrice del dipartimento di patologia e cura del bambino dell’ospedale Regina Margherita di Torino, l’oncologa Paola Varese, primario del reparto di Medicina Interna ad indirizzo oncologico dell’Ospedale di Ovada, nell’Alessandrino, Roberto Venesia, medico di medicina generale e segretario della Fimmg Piemonte che rappresenta i medici di famiglia, Giuseppe Palena segretario regionale Fimp Piemonte, la federazione dei pediatri ed il dottor Mario Minola, già direttore dell’Ospedale di Novara e direttore della Sanità piemontese e Michele Colaci, presidente nazionale di Confapi Salute.
Nutrita anche la schiera di amministratori a sostegno di questo progetto tra cui spiccano il presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, e il presidente della Provincia e sindaco di Asti, Maurizio Rasero. Completano il quadro noti esponenti del mondo dell’imprenditoria e delle relazioni internazionali tra cui Federico Maria Gastaldi, presidente della fondazione che edita il giornale La Sesia. Alcuni dei promotori, nonché molti sindaci della regione, saranno anche candidati nella lista che nel proposito del comitato “si pone l’obiettivo di allargare il consenso al di fuori del perimetro tradizionale dei partiti che compongono la coalizione di centrodestra”.