SCIUR PADRUN

Confindustria, la base sceglie Orsini

Alla vigilia del voto in Consiglio generale, un sondaggio Swg assegna la vittoria all'imprenditore emiliano. La maggioranza degli iscritti vuole un presidente espressione della piccola e media impresa e più autonomo dalla politica. I consensi "liberi" di Gozzi

La base vota Emanuele Orsini. Alla vigilia del 4 aprile, giorno in cui il Consiglio generale di Confindustria si riunirà per eleggere il nuovo presidente un sondaggio Swg su 400 imprese iscritte all’associazione rileva che l’imprenditore emiliano è preferito dal 58% degli interpellati al concorrente Edoardo Garrone, patron di Erg. Il profilo di Orsini, espressione della piccola o media impresa, e i capisaldi del suo programma illustrato lo scorso 21 marzo di fronte ai grandi elettori di Viale dell’Astronomia, sintetizzato nello slogan “dialogo, identità e unità”, risultano maggiormente in sintonia con la “pancia” dell’organizzazione.

Secondo i risultati della ricerca, il 51% auspica un leader proveniente dal loro stesso mondo, non certo dai grandi colossi che spesso agiscono con minore autonomia nei confronti di istituzioni e governo. E se il giudizio sullo stato attuale di Confindustria è piuttosto severo – bocciata in “affidabilità”, “trasparenza”, “equità tra grandi imprese e pmi” e “indipendenza dalla politica” – gli industriali mostrano di avere le idee piuttosto chiare sulle priorità che dovranno costituire il fulcro dell’azione politica del prossimo presidente: semplificazione della burocrazia, riduzione della pressione fiscale, promozione dell’innovazione tecnologica e digitale, modernizzazione delle infrastrutture.

Ma se le urne virtuali consegnano la vittoria a Orsini (pur con un’ampia fetta del campione, il 48% che non ha espresso una preferenza) i giochi sono tutt’ora o per accaparrarsi la maggioranza dei 182 componenti del Consiglio. Il patron di Sistem Costruzioni e Tino Prosciutti avrebbe incassato il favore di tre grandi aziende pubbliche (Eni, Enel e Leonardo) e anche alcune territoriale (Veneto Est, la seconda del sistema dopo Assolombarda, e quella dell’Alto Adriatico) in un primo tempo schierate per Antonio Gozzi avrebbero virato sullo sfidante di Garrone. Del resto, si fa notare, dopo la sua uscita dalla competizione tra i veleni, è difficile che il numero uno di Duferco possa decidere di convergere sul suo conterraneo ligure, sceso in campo proprio con il preciso obiettivo di sbarragli la strada. Di un accordo Orsini-Gozzi si vocifera nelle ultime ore e non vi sarebbe nulla di male, anche se nessuna intesa è in grado di assicurare il travaso di voti dei supporter che, come noto, si esprimeranno a scrutinio segreto.

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