Un cittadino su 4 non è pronto a scegliere trasporti green

Nel mondo un cittadino su quattro non è pronto a scegliere modalità di trasporto più rispettose dell'ambiente. Questo dato è particolarmente significativo negli Stati Uniti, dove più della metà degli intervistati residenti in zone rurali ha dichiarato di non essere pronta a operare alcun cambiamento. Lo dice il nuovo sondaggio YouGov, condotto a gennaio in cinque Paesi - Brasile, Francia, India, Marocco e Stati Uniti - per misurare la propensione al cambiamento nelle abitudini di mobilità. I risultati sono stati presentati durante la diretta della seconda edizione del Freedom of Mobility Forum e hanno alimentato il dibattito al quale hanno partecipato esperti e studenti universitari di tre continenti diversi. Nonostante 3 persone su 4 si stiano preparando per adottare soluzioni più ecologiche, meno del 10% degli intervistati ha già cambiato le proprie abitudini in materia di trasporti. Questo indica come quella in atto sia solo la fase iniziale del processo di trasformazione che ci attende. Sei cittadini su 10 sono disposti a rinunciare a una modalità di trasporto "con un solo conducente". L'interesse mostrato verso questa soluzione di mobilità varia, tuttavia, a seconda del Paese, con in testa India, Brasile e Marocco. Tutto ciò a fronte di una disponibilità pari al 50% o meno nei mercati maturi; la percentuale scende al 28% nelle zone rurali degli Stati Uniti, dove il trasporto pubblico è meno diffuso. Per gli intervistati il cambiamento sia nelle mani di legislatori e cittadini, con le aziende private al seguito tranne che negli Stati Uniti. L'impatto dei più giovani non va sottovalutato. Nel mondo, 1 cittadino su 4 ritiene che siano loro a poter incidere in prima persona sul nostro futuro sostenibile. In India il 40% degli intervistati che pensa che i giovani possano guidare il cambiamento. "È molto probabile che i giovani abbiano un ruolo determinante nel guidare il cambiamento verso modalità di trasporto più sostenibili. Tuttavia, le loro scelte non sono ancora più determinanti di quelle del resto della popolazione", spiega Alexandre Devineau, general manager di YouGov.

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