LA SACRA RUOTA

In piazza solo striscioni sindacali. Landini: "Ripartiamo da Mirafiori"

La manifestazione è aperta a "cittadini, società civile, associazioni e istituzioni" ma non ai partiti che non potranno portare le loro bandiere. Gli industriali non sfileranno. Marsiaj: "Le imprese devono pensare a investire e crescere". Domani Tavares a Torino

Si prepara la mobilitazione mentre si attende l’incontro con Carlos Tavares. “La manifestazione del 12 aprile è aperta ai cittadini, alla società civile, alle associazioni e alle istituzioni. Riteniamo necessario ribadire che si tratta di un’iniziativa sindacale che in alcun modo deve essere usata da schieramenti politici a fini di propaganda elettorale. Per questa ragione ricordiamo che nessuna bandiera e/o striscione di partito potrà essere presente nel corteo”. Con queste regole d’ingaggio i segretari generali provinciali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e l’Associazione Quadri presenta la manifestazione di venerdì in difesa dello stabilimento Stellantis di Mirafiori.

Un impegno, quello di difendere e rilanciare lo storico stabilimento della Fiat, che vede schierati organizzazioni dei lavoratori e istituzioni. Non gli industriali che, pur condividendo preoccupazioni e gran parte delle proposte, non saranno in piazza. “Le imprese devono pensare a investire e crescere. Come la città sta facendo, per esempio, con i progetti su aerospazio, parco della salute e intelligenza artificiale”. Ha spiegato Giorgio Marsiaj, presidente dell’Unione Industriali. “La specificità dell’automotive non è solo del Piemonte o Torino, ma certamente Torino è sempre stato il centro e la testa pensante. Quello che mi auguro è che Torino continui a essere un centro di ingegneria, di progetto e di processo. Non sarà l’unico, non chiediamo a un costruttore di avere solo Torino, ma certamente anche Torino”, ha ribadito l’inquilino di via Fanti a margine della Milano-Torino-Genova Mobility Conference 2024. “Il fatto di essere attrattivi è importante. Iveco è tornato in Italia, ha la fabbrica in Puglia dove producono i migliori autobus elettrici e li progettano a Torino. Cnh è a Torino. Questa tradizione è lì, anche in collaborazione con il Politecnico. Ci sono le condizioni, ma bisogna essere sempre in due, quindi bisogna trovare una strada fattibile, considerando che per i grandi produttori il mercato è il mondo, il nostro è certamente un mercato importante, lo era di più, ma continuerà a esserlo”.

Domani il ceo Tavares sarà sotto la Mole a inaugurare un altro segmento del polo dell’economia circolare e incontrerà i sindacati. “È il momento che Tavares e il gruppo Stellantis dicano qual è il loro ruolo nel nostro Paese – ha affermato il segretario generale Cgil Maurizio Landini, oggi a Torino per l’assemblea generale della Camera del Lavoro. “Negli stabilimenti Stellantis in Italia – ha sottolineano – siamo in presenza di una scarsa utilizzazione degli impianti: si producono poco più di 500mila auto con una capacità produttiva di un milione e mezzo, e gli stabilimenti fanno ricorso agli ammortizzatori sociali”. Gran parte della colpa è per il compagno Landini del Governo: “Come avviene in tutti i Paesi dove c’è una presenza forte del settore dell’automotive – ha rimarcato – c’è bisogno che il governo in prima persona assuma le proprie responsabilità e convochi l’ad e i sindacati a livello nazionale per arrivare a un vero e proprio accordo che indichi con precisione gli investimenti, le produzioni, e come si garantisce l’occupazione. Per noi questo tema è ancora aperto”. Lo sciopero di venerdì è per Landini un assist per certi versi inatteso alla corposa campagna di mobilitazione “politica” indetta dalla sua organizzazione: “Per quello che ci riguarda questo non può essere che l’inizio di una mobilitazione che riguarda tutte le attività industriali del nostro Paese”, dai referendum su sanità pubblica, riforma fiscale, aumento dei salari, abolizione del Jobs Act, contrasto al lavoro precario.

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