Frode sul reddito di cittadinanza, due condanne a Torino

Reddito di cittadinanza percepito indebitamente da persone residenti all'estero: questo l'argomento di un processo che oggi, a Torino, ha portato a due condanne e a un rinvio a giudizio. Alla titolare di un Caf sono stati inflitti quattro anni e mezzo di reclusione per la falsità nella compilazione delle dichiarazioni e anche per corruzione, in quanto, secondo l'accusa, percepiva 25 euro per ogni pratica. Due anni e nove mesi è invece la pena inflitta al marito della donna. Uno dei presunti intermediari sarà giudicato con il rito ordinario a partire dal febbraio del 2025. La vicenda ha preso le mosse nel 2022. In base a quanto emerse nel corso delle indagini, svolte dalla guardia di finanza con il coordinamento del pm Giovanni Caspani, ad ottenere il reddito di cittadinanza furono 314 persone, quasi tutte romene residenti all'estero. La posizione dei percettori del reddito di cittadinanza è stata stralciata. Secondo quanto si è appreso le autorità giudiziarie romene non hanno preceduto nei loro confronti come richiesto dai magistrati torinesi.

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