POLITICA & GIUSTIZIA

Santanchè "ha falsificato i bilanci", ora si mette male per la ministra

La Procura di Milano ha chiuso, in vista della richiesta di processo, il filone di inchiesta sul dissesto di Visibilia nel quale tra gli indagati figura la Pitonessa. Sulla quale pende anche l'accusa di truffa aggravata all'Inps. Che farà la Meloni?

La Procura di Milano ha chiuso, in vista della richiesta di processo, il filone di inchiesta sul dissesto di Visibilia nel quale tra gli indagati figura Daniela Santanchè. Al ministro del Turismo, presidente di Visibilia Editore fino al gennaio 2022, i pm Marina Gravina e Luigi Luzi con l’aggiunto Laura Pedio contestano il falso in bilancio. Nelle scorse settimane è stata definita la tranche di indagine, sempre condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf, in cui la senatrice di FdI è invece accusata di truffa aggravata all’Inps per la gestione della cassa integrazione nel periodo del Covid.

Sono 20 gli indagati, tra cui tre società, nel’inchiesta per falso in bilancio appena chiusa dai pm di Milano. Oltre alla “Pinotessa” di FdI sono indagati, tra gli altri, anche la sorella Fiorella Garnero, la nipote Silvia Garnero, il compagno Dimitri Kunz e l’ex compagno Canio Mazzaro. Indagate per la responsabilità amministrativa degli enti anche Visibilia Editore spa, Visibilia Editrice srl e Visibilia srl in liquidazione. Lo si evince dall'avviso di conclusione indagini appena notificato.

L’accusa di bancarotta, che era contestata a Santanchè assieme a quella di falso in bilancio per il caso Visibilia, “è stata stralciata dal procedimento principale poiché per nessuna delle società del gruppo Visibila è nel frattempo intervenuta dichiarazione di insolvenza”, ovvero non sono fallite. Lo precisa il procuratore di Milano Marcello Viola in una nota. Lo stralcio prelude ad una probabile richiesta di archiviazione per questo reato.

Daniela Santanchè, assieme ad altri ex amministratori, consiglieri e sindaci di Visibilia Editore, tra il novembre 2014 e il dicembre 2021, ossia quando è stata prima consigliere, poi ad e presidente “nonché soggetto economico di riferimento del gruppo Visibilia”, con “più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso” avrebbe “consapevolmente” esposto fatti “materiali rilevanti non rispondenti al vero” per un “ingiusto profitto”, si legge nell’avviso di chiusura indagini.

Nell’imputazione sulle presunte false comunicazioni sociali della quotata Visibilia Editore spa i pm contestano a 15 indagati, tra cui Santanchè, di avere, “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in tempi diversi, ciascuno in ragione delle cariche rivestite”, “consapevolmente” esposto “in violazione degli artt. 2423, 2423 bis e 2426 codice civile nei bilanci di esercizio della società riferibili agli anni 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022 nelle relazioni o nelle altre comunicazioni sociali dirette ai soci o al pubblico, fatti materiali rilevanti non rispondenti al vero, in modo concretamente idoneo ad indurre altri in errore”. E ciò “al fine di conseguire – si legge ancora nell’avviso – per sé o per altri un ingiusto profitto”, ossia la “prosecuzione dell’attività di impresa nascondendo al pubblico le perdite, evitando sia la necessaria costosa ricapitalizzazione, sia la gestione meramente 'conservativa', misure imposte dal dettato normativo di cui agli artt. 2447, 2485, 2486 Codice civile”. E avrebbero così ottenuto anche “liquidità mediante l’emissione di prestiti obbligazionari convertibili”, il “mantenimento dei rapporti contrattuali, bancari e finanziari in essere”, il “mantenimento della quotazione”. Agli ex del collegio sindacale viene contestato di aver “omesso ogni attività di vigilanza”, ogni “attività di accertamento sulla corrispondenza del bilancio alle risultanze delle scritture contabili e sull’osservanza delle norme stabilite dall’art. 2426 Codice civile in tema di valutazione del patrimonio sociale, ed anzi esprimendo parere favorevole all’approvazione del bilancio redatto in contrasto con detti criteri”.

Visibilia Editore è società “quotata sul sistema multilaterale di negoziazione, organizzato e gestito da Borsa Italiana, Euronext Growth Milan” ed è stata "costituita in data 12.11.2014 (a seguito del conferimento del ramo di azienda da parte della società Visibilia Editore Holding srl)”. Tra l’altro, Santanchè risponde anche di un’altra imputazione di false comunicazioni sociali e che riguarda la Visibilia srl in liquidazione.

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