Roccella contestata al Salone del Libro, archiviate le denunce

La Procura di Torino ha archiviato le 23 denunce per violenza privata alle attiviste di Extinction Rebellion, Non Una Di Meno e Fridays for Future partite dalla contestazione alla ministra Eugenia Roccella al Salone del libro, il maggio scorso. All'arrivo della ministra attivisti dei movimenti si erano alzati in piedi, intonando cori e reggendo dei cartelli con scritto "Giù le mani dai corpi e dalla terra", interrompendo di fatto l'intervento di Roccella. "Una protesta - ricordano le associazioni - volta a denunciare le posizioni anti-abortiste della ministra e le politiche climatiche e sociali del governo nazionale e regionale". Le motivazioni dei giudici sottolineano: "Non vi è traccia di condotte implicitamente o esplicitamente minacciose, violente o intimidatorie poste in essere dalle manifestanti" e "non è stato posto in essere nessun comportamento latamente minatorio, se non intonare cori e sovrastare con la propria voce la voce dei relatori". "È passato un anno, Torino tra qualche settimana ospiterà - afferma Extinction Rebellion - il G7 Energia, clima e ambiente. Mentre l'Italia annuncia l'ennesimo piano di investimenti in combustibili fossili in Africa, si parla già di zona rossa e di intere città militarizzate. Non sembrano essere i ministri coloro a cui viene tolta la parola. E questa vicenda ne è l'ennesima conferma". "L'inserimento del finanziamento alle associazioni antiabortiste nel decreto Pnrr - proseguono i movimenti - rafforza le motivazioni di quella protesta, l'evidenziare lo squilibrio tra il potere di chi legifera sul corpo delle donne e lo sfruttamento del pianeta e chi ha solo la propria voce e il proprio corpo per esprimersi".

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