FINANZA & POTERI

Profumo sopra la banca campa (e con Messina punta all'Abi)

Nominato presidente di Isybank, la branca digitale di Intesa. Nei piani del ceo un primo passo per piazzare l'ex rettore del Politecnico in Abi al posto di Patuelli. Ma c'è da modificare lo statuto e vincere le resistenze di Unicredit

Non Fideuram, dove in un primo tempo sembrava destinato, ma è Isybank, la banca digitale del gruppo, il nuovo approdo di Francesco Profumo. Si compie così l’impegno che il ceo Carlo Messina aveva assunto di trovare un’adeguata sistemazione al momento in cui il professore aveva lasciato la guida della Compagnia di San Paolo, incarico abbandonato con qualche mese di anticipo sulla scadenza naturale dando adito ai sospetti di un suo interesse verso la successione di Gian Maria Gros-Pietro al vertice di Intesa Sanpaolo. Ma se Messina pare intenzionato a riconfermare il “suo” presidente, diverso il discorso per la guida dell’Acri dove vedrebbe bene l’ex rettore del Politecnico: sempre che gli venga “concessa” la modifica dello statuto che al momento prevede che solo i vertici degli istituti bancari e non di società controllate possano aspirare alla guida dell’associazione attualmente presieduta da Antonio Patuelli. Messina che con Abi ha rapporti altalenanti (ruppe nelle trattive sul rinnovo contrattuale) ha sempre affermato che “ha un senso rimanere solo se comandiamo noi”, intendendo i grandi istituti, fronte sul quale però incontra le resistenze del principale concorrente, Unicredit di Andrea Orcel, poco propenso a lasciare appannaggio di Intesa il ruolo di rappresentanza di tutto il sistema bancario.

Con Profumo nella carica di presidente e Antonio Valitutti confermato nel ruolo di amministratore delegato, fanno parte del Consiglio di amministrazione Vanna Alfieri, Giampio Bracchi, Renato Cerioli, Achille Galdini, Paola Papanicolau, Claudia Vassena. L’ex presidente Mario Boselli è stato “declassato” a vice proprio per far posto a Profumo.

Francesco Profumo è stato preside della facoltà di ingegneria del Politecnico di Torino, ateneo di cui è stato rettore tra il 2005 e il 2011, presidente della Compagnia di San Paolo dal 2016 al 2024 e ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dal 2011 al 2013, presidente del Cnr dal 2011 al 2012 e dal 2022 Membro European Innovation Council - Commissione Europea. 

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