Sangiuliano, vorrei mostra su Gobetti a Torino, finanziamo noi
15:06 Giovedì 09 Maggio 2024
"Abbiamo inaugurato una serie di grandi mostre dedicate a grandi scrittori: una sulle avanguardie culturali del primo Novecento dove si parlava di Gobetti e Prezzolini, agli Uffizi. C'è stata una grande mostra alle scuderie del Quirinale su Calvino che ho avuto l'onore di inaugurare insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella". Lo ha ricordato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano il 9 maggio nel giorno d'inaugurazione del Salone del Libro di Torino. "Abbiamo fatto una straordinaria mostra su Tolkien che ha fatto 80 mila visitatori a Roma e 82 mila visitatori a Napoli che poi tra poco verrà qui, a Torino - ha detto -. Ci stiamo preparando a fare una grande mostra che metterà a confronto due scrittori molto diversi: Pier Paolo Pasolini e Mishima, due autori di latitudini diverse, ma che poi i curatori spiegheranno avere grandi contatti. Dedicheremo una grande mostra ad Antonio Gramsci che verrà curata direttamente dai vertici della Fondazione Gramsci. Anche questo è un modo di avvicinare le persone alla lettura". "Vorrei - ha sottolineato il ministro - che qui a Torino, la finanziamo noi, si possa fare una grande mostra dedicata alla figura di Piero Gobetti, questo straordinario intellettuale che da giovanissimo enunciava concetti e valori che hanno ancora un grande e profondo significato". Il ministro Sangiuliano ci ha tenuto poi a sottolineare: "Noi per la lettura stiamo facendo tante cose. Sono partite in questo momento la Carta giovani e la Carta del merito che consentono soprattutto l'acquisto di libri. Stiamo per varare un'altra Carta Libri aperta alle persone disagiate. Stiamo portando avanti la legge sul libro dove i punti fondamentali sono due: finanziare l'apertura di nuove librerie nelle periferie. Dare anche risorse a fondo perduto a quei giovani che vogliono diventare imprenditori del libro in periferia. Serve anche un provvedimento che apponga un vincolo istituzionale alle bellissime librerie dei centri storici che stanno sparendo. La prima simbolo è quella davanti a Montecitorio che era una libreria di lingua tedesca. Sono soltanto alcune delle cose che stiamo provando a fare con grande umiltà e determinazione", ha concluso il ministro.