Ali-Confcommercio, ricominciare a investire nel libro

Affrontare le sfide della multicanalità nell'offerta; ribadire la centralità delle librerie nella promozione e diffusione dei saperi; questo, in sintesi, quanto emerso dai lavori dell'81/a assemblea di Ali-Confcommercio che si è tenuta al 36/o salone internazionale del libro di Torino. Il presidente Paolo Ambrosini nella sua relazione ha sottolineato come il venir meno o il sottofinanziamento delle misure a sostegno del libro scoraggino gli operatori che si sentono abbandonati dalle istituzioni. E questo all'indomani dell'importante voto del Parlamento Europeo che ha escluso il mondo del libro, unico settore, dall'applicazione del regolamento sui pagamenti in virtù dell'eccezione culturale, dell'essenzialità del libro, già peraltro riconosciuta anche dal parlamento italiano; e all'indomani di quanto dichiarato dal presidente Mattarella che ha indicato le librerie presidi fondamentali per "preservare costante vitalità al tessuto civile". "La tenuta del mercato del libro in Italia nel 2023 con una crescita a valore dell'0,8% (Fonte Aie) e la conferma della centralità delle librerie fisiche dalle quali passa il 54,7% degli acquisti (in crescita rispetto al 2023), rappresenterebbero un buon viatico per il 2024 per le aspettative degli imprenditori librari e i loro collaboratori, purtroppo però funestate dal venir meno delle misure a sostegno della domanda, decise con l'ultima finanziaria". Così il presidente Ali-Confcommercio Paolo Ambrosini, che conclude: "auspico che il governo e il parlamento sappiano trovare le giuste soluzioni per ridare fiducia e serenità alle libraie e ai librai tornando ad investire in uno dei settori culturali centrali per lo sviluppo e la crescita dell'Italia".

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