Pentenero, le università non sono luoghi di preghiera

"L'università non è un luogo di preghiera. Tutte le religioni hanno i loro luoghi di preghiera, comprese le religioni musulmane. Qui a Torino, peraltro, c'è una rete di luoghi di culto dedicati a loro, e quindi sono d'accordo sul fatto che le preghiere non debbano avvenire dentro le università. L'università non è un luogo di culto". Lo afferma, in una nota, Gianna Pentenero, candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Piemonte, commentando l'incontro religioso che si è tenuto all'Università di Torino che avrebbe poi dovuto essere replicato al Politecnico. "Non so cosa volessero dimostrare con questo episodio, - prosegue Pentenero - ma ribadisco che si prega nei luoghi deputati al culto e l'università non è uno di questi. Torino è sempre stata una città accogliente, con una grande capacità di lavoro sull'integrazione. Mi sono occupata della multiculturalità fino a poco tempo fa, e abbiamo firmato un protocollo con i 21 luoghi di culto della città. Come Città di Torino, esiste un protocollo che definisce le modalità con le quali possono essere utilizzati alcuni luoghi di culto. Esiste anche il Comitato Interfedi, un'esperienza unica in Italia". Rispetto alle occupazioni in corso ormai da molti giorni, "i nostri atenei - sottolinea Pentenero - sono inseriti in una rete della conoscenza globale che, in tutto il mondo, sta chiedendo attenzione per il Medio Oriente, per la crisi umanitaria a Gaza e per il cessate il fuoco. Anche i nostri atenei fanno parte di questo sistema, quindi è normale che ci siano manifestazioni, peraltro previste dalla nostra Costituzione, purché siano dialoganti e pacifiche". 

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