Piemonte: Pentenero, in sanità basta annunci e rinvii

In sanità, la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione dice "basta annunci e rinvii: il Piemonte negli ultimi cinque anni è rimasto fermo, con zero lavori assegnati per i nuovi ospedali, e zero opere realizzate". In un incontro elettorale dedicato a questi temi presso il Collegio Artigianelli di Torino, Pentenero, affiancata dal segretario regionale Dem Domenico Rossi, ha esposto la sua ricetta per la sanità piemontese. Lo ha fatto alla fine di un tour davanti a 25 ospedali del Piemonte. "Occorre innanzitutto - ha affermato Pentenero - un nuovo piano socio-sanitario. Si devono riaprire i consultori, per arrivare ad averne uno ogi 20mila donne come prevede la legge - oggi a Torino ne abbiamo solo nove, aperti solo per poche ore alla settimana - si deve garantire l'uso gratuito degli studi medici e dentistici per i professionisti che operano nelle aree montane, ed è assolutamente necessario sostenere i più fragili: disabili, anziani, non autosufficienti, persone con disturbi mentali". "Occorre aumentare le risorse destinate alla sanità - ha aggiunto - garantendo l'uso dell'85% dell'addizionale Irpef regionale e arrivando con la Conferenza Stato - Regioni a destinare al settore il 7% del pil. La scarsità di risorse si riflette sulla qualità della nostra sanità: qualche anno il Piemonte era al primo posto in Italia, oggi è sceso al settimo". Rossi ha sottolineato la "vera e propria crisi del sistema sanitario regionale". "Medici e infermieri - ha osservato - lasciano la sanità pubblica, e nessuno si informa del perché, né cerca di trattenerli. La giunta Cirio ha sprecato i soldi su iniziative come il fondo vita nascente, ma con i due milioni che sono stati spesi così avremmo potuto formare un gran numero di giovani medici".

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