Zangrillo, "lista FI non è da escludere da regionali a Biella"

"La lista di Forza Italia non deve essere esclusa dalle elezioni regionali in provincia di Biella". Lo sostiene il segretario piemontese del partito, Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione, che nel corso di una conferenza stampa a Biella ha reso note nuove ragioni a sostegno della riabilitazione del candidato Lorenzo Leardi, quindi della regolarità della lista. "Stamattina abbiamo ottenuto dal Casellario giudiziale un documento che attesa la riabilitazione in data 30 aprile 2024, senza riferimento alcuno alla necessità di dover attendere altri quindici giorni affinché il provvedimento fosse effettivamente efficace, come fino ad ora è stato sostenuto in modo sbagliato - spiega Zangrillo -. Auspico quindi che lunedì il giudice di appello, a cui abbiamo fatto l'ennesima richiesta di vedere accolta la nostra lista, come è giusto che sia, tenga nella dovuta considerazione questo nuovo elemento". "È una questione di rispetto nei confronti degli elettori - sottolinea il segretario del partito per il Piemonte -. Da parte nostra c'è stata non soltanto assoluta buona fede, ma anche attenzione nel rispettare le regole. I tempi sono stretti, ma siamo nel giusto, per cui auspico ci sia la possibilità di riammettere Forza Italia - comunque presente con i suoi candidati alle elezioni comunali ed europee anche nel Biellese, oltre che col nostro candidato presidente Alberto Cirio - anche alle regionali". Zangrillo, affiancato in conferenza stampa dai vicesegretari regionali di Forza Italia Roberto Rosso e Roberto Pella e dal segretario provinciale Alessio Serafia, esclude che dietro la vicenda burocratica si nascondano divisioni del partito nella provincia. "Stiamo vivendo settimane molto intense, in cui riscontriamo grande interesse e attenzione verso Forza Italia e per questo la situazione che si è venuta a creare a Biella, dove voglio ricordare che il partito esprime un ministro (Pichetto, ndr) e il vicepresidente nazionale dell'Anci (Pella, ndr), mi fa ancora più rabbia" conclude Zangrillo. 

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