POLITICA & GIUSTIZIA

M5s, c'è poco da stare Allegretti. Indagato candidato alle regionali

L'imprenditore astigiano è sotto inchiesta di due procure (Asti e Torino) per presunta truffa e un raggiro per ottenere crediti fiscali. Mesi fa è stato sollevato dal cda di Finpiemonte. Ora si ritira dalla competizione elettorale "per evitare strumentalizzazioni"

Marco Allegretti, astigiano candidato per il Movimento 5 Stelle per la Regione Piemonte è indagato per una presunta truffa sui fondi alle sue imprese. A suo carico ci sono due fascicoli aperti, uno in Procura ad Asti e l’altro a Torino, inerenti alle sue attività di ricerca e crediti fiscali per un maxi-raggiro che sarebbe emerso da una verifica dell’Agenzia delle entrate.

I filoni sono due. Uno riguarda il tentativo di occultare 23 fabbricati ad Asti e sei a Torino per evitare una procedura di riscossione da oltre due milioni di euro di contestazione. L’altro riguarda crediti d’imposta: attingendo dalle tesi di laurea degli studenti del Politecnico di Torino e dai progetti universitari venduti a “pacchetti” alle imprese, venivano ottenute detrazioni al 50 per cento, per poi ottenere in cambio una parte di quei vantaggi. Il pm di Asti Gabriele Fiz si interessa della Alma Ingegneria, mentre il fascicolo del pm di Torino Mario Bendoni coinvolge più società che ruotano attorno a due consorzi Cifs e Cinfai, e alla EnviSens Technologies srl, spinoff del Politecnico.

Poco più di un anno fa, a febbraio 2023, Allegretti era stato rimosso dall’incarico di consigliere Finpiemonte (designato dalle minoranze in quota M5s) per una presunta violazione del codice etico: l’ipotesi era quella di conflitti di interesse. A queste accuse Marco Allegretti, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Asti, aveva risposto parlando di una decisione “squisitamente politica”. “Non ho mai omesso alcunché- aveva affermato Allegretti-Tutte le partecipazioni sono state dichiarate, nulla è mai stato omesso o occultato”. La vicenda giudiziaria si era, poi, conclusa con l’archiviazione del fascicolo aperto dal pm Giovanni Caspani.

Dopo aver appreso dell’apertura delle inchieste, pur “certo della trasparenza del mio operato” Allegretti ha deciso di fare un passo indietro, pur rimanendo il suo nome nella lista dei 5 Stelle. “Sono altresì convinto che anche questa inchiesta si concluderà favorevolmente per me e che, anche in questo caso, l’unico strascico giudiziario saranno le querele che sono stato già costretto a presentare per difendere il mio onore”. “Il rigore etico e la serietà professionale che mi caratterizzano mi spingono tuttavia a fare immediatamente un passo indietro: l’esigenza di chiarire al più presto queste presunte contestazioni mi induce a ritirarmi dalla competizione elettorale. Non voglio mettere in nessun modo in imbarazzo il M5s e voglio evitare che possano essere usate queste illazioni per strumentalizzarne l’azione politica”.

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