LA SACRA RUOTA

Le auto elettriche fanno boom

Partiti con il botto gli incentivi dell'ecobonus. In meno di nove ore dall'apertura della piattaforma sono già state impiegate tutte le risorse stanziate. Intanto il mercato complessivo ha registrato a maggio un calo del 6,6%. Male Stellantis: -13,9%

La domanda dell'Ecobonus per le auto elettriche fa il tutto esaurito. Gli incentivi del Governo per le vetture a basse emissioni, varati il 25 maggio, sono operativi da stamattina alle 10. E da quel  momento la richiesta è esplosa: in meno di sette ore dall’apertura è stato prenotato il 66,6% dei fondi per le elettriche, in nove ore si è registrato il tutto esaurito. Insomma, il totale dei fondi per le elettriche, pari a 201 milioni di euro, sono già terminati. Le altre motorizzazioni hanno una richiesta decisamente più blanda, visto che sono stati impiegati solo il 4,2% dei fondi per le ibride e il 21,8% di quelli per le auto endotermiche a basse emissioni. I numeri sono stati diffusi dal Centro studi Promotor che ha sottolineato come sui risultati dei primi cinque mesi e in particolare su maggio ha influito la lunga attesa per l'adozione di incentivi all'acquisto di auto.

Un interesse così forte per l'elettrico è inedito. Il presidente di Promotor Gian Primo Quagliano si è detto favorevolmente stupito per “l’accresciuto interesse per questo tipo di auto. E stupisce anche la relativa modestia della quota di prenotazioni per le auto endotermiche con emissioni non superiori a 135 grammi al chilometro di CO2, vetture queste per le quali in passato gli stanziamenti per gli incentivi si esaurivano in pochissimo tempo”.

Non trattiene una gioia “autarchica” il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che su X ha scritto: “Con questo piano incentivi sosteniamo le famiglie nell'acquisto di un'auto ecologica rinnovando il parco auto e nel contempo stimolando la produzione nazionale. È un Piano Italia, per la famiglie e per il lavoro italiano.

Insomma, con gli incentivi il mercato volge al sereno, ma lo stesso (per ora) non può dirsi di Stellantis, che proprio oggi ha comunicato i risultati di vendita: a maggio ha immatricolato 42.334 auto, il 13,9% in meno dello stesso mese del 2023, con la quota di mercato in Italia in calo dal 32,9% al 30,3%. Un calo che diventa più contenuto se si guarda ai primi cinque mesi dell’anno, che fanno 0,3% in meno rispetto allo stesso periodo del 2023. Il ceo Carlos Tavares ha insistito molto col Governo per avere gli incentivi, vedremo se ora Stellantis saprà approfittarne.

In generale ancora preoccupa il mercato dell'auto. A maggio in Italia cala del 6,6% rispetto allo stesso mese del 2023: le immatricolazioni sono state 139.581 secondo i dati del Mit, che guardando ai primi cinque mesi dell’anno restano in positivo: sono state vendute 726.311 vetture, il 3,45 in più dello stesso periodo dell'anno scorso. Promotor poi aggiunge anche altri numeri, decisamente meno rassicuranti: nei primi cinque mesi del 2024 è in calo del 20,3% sullo stesso periodo del 2019. E anche se ora la situazione tenderà a migliorare per l’approvazione degli incentivi, il mercato resta stagnante: la media annua delle immatricolazioni dal 2019 al 2023 è stata di 1.527.992 contro gli almeno 2 milioni all'anno di nuove immatricolazioni indispensabili per evitare ulteriori invecchiamenti del parco circolante. Secondo gli esperti, gli incentivi non consentiranno certo di raggiungere durevolmente risultati significativi e si pone quindi la necessità di identificare soluzioni strutturali per il ritorno alla normalità nella motorizzazione italiana, come ad esempio una radicale revisione del sistema di tassazione degli autoveicoli.

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