POLEMICHE

Propaganda a scuola e piano omaggio, ultimi screzi alla vigilia del voto

Alla Tommaseo di Torino la preside e consigliera comunale Pd Patriarca prende la parola con al fianco la capogruppo dem Conticelli, candidata in Regione. A Moncalieri il giallo di una donazione al centro anziani con tanto di spottone elettorale

Materna, elementari e medie. Sono troppo piccoli per votare i ragazzi dell'Istituto comprensivo Niccolò Tommaseo di Torino ma il comizio se lo sono sorbito comunque. Se non dal vivo, sui social, visto che la pagina Instagram della scuola ha condiviso la diretta, con tanto di palco raffazzonato con assi di legno, dove la consigliera torinese del Pd Lorenza Patriarca, preside della Tommaseo, ha "lanciato" la campagna elettorale della sua capogruppo Nadia Conticelli, che il 9 giugno tenta il salto in Consiglio regionale. 

Già perché Conticelli è in piedi accanto alla preside Patriarca che spiega il progetto "Cortile vivo" nelle scuole Assisi e Verdi. Campagna elettorale a scuola? Detta così è un po' forzata ma, si sa, in campagna elettorale tutto fa brodo e il grillino Andrea Russi ne approfitta per sollevare il caso durante la Commissione Controllo di Gestione del Comune di Torino. Un episodio "quantomeno inopportuno" dice. “Ero lì come consigliera comunale, non sono neanche intervenuta e non ho distribuito mezzo santino. Se questi sono gli argomenti del M5s stiamo freschi” replica Conticelli. Caso chiuso.

Intanto un altro giallo agita Moncalieri, quinta città del Piemonte, la più grande dell’area metropolitana di Torino dove il sindaco Paolo Montagna non sa più che fare per portare a Palazzo Lascaris la sua assessora Silvia Di Crescenzo. Nei giorni scorsi viene donato un pianoforte a un centro anziani cittadino. Da parte di chi? Non si sa, l’iniziativa pare sia stata presa dall’assessore ai Servizi cimiteriali Michele Morabito. Di certo c’è che per l’occasione s’è presentata proprio la Di Crescenzo per un bello spottone elettorale mentre la fidanzata del figlio suonava davanti agli anziani ospiti. Non è tutto, perché un’altra piccola grana potrebbe capitare tra capo e collo al sindaco: la sede scelta per il comitato della Di Crescenzo sarebbe di proprietà di Walter Ferrero, nientemeno che il padrone di Varenne, lo stallone finito al centro di un'indagine della magistratura per una presunta truffa legata alla vendita del suo sperma: negli anni Novanta, quando era considerato un volto emergente del Psi, Ferrero incappò in una brutta storia di presunte tangenti e concussione nella veste di assessore alla raccolta rifiuti e decise di patteggiare. Ora è di nuovo imputato, questa volta per truffa aggravata, per aver speculato, è l'accusa della procura, sugli eredi del suo stallone. “Il sodalizio tra lui e il sindaco è strettissimo” raccontano a Moncalieri.

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