In carcere per maltrattamenti e lesioni a moglie e figlia

Un uomo di 60 anni di Novara è stato portato in carcere dalla polizia su esecuzione di un'all'ordinanza di misura cautelare emessa dal Tribunale, accusato di maltrattamenti e lesioni verso la moglie e la figlia sin dal 1993. Con a carico precedenti di polizia, era già con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per altri motivi. L'uomo, risulta dalle indagini, era solito insultarle quasi quotidianamente. Minacciava inoltre la moglie con frasi come: "Darò fuoco alla casa, la farò saltare per non lasciare niente e ti farò fuori", soprattutto quando lei percepiva lo stipendio e nei fine settimana. Secondo moglie e figlia la ragione sarebbe nelle crisi di astinenza da stupefacenti, in cui era solito danneggiare muri, porte e finestre. Le richieste di denaro venivano avanzate anche alla figlia, quando conviveva con la coppia. In un'occasione poi l'uomo aveva anche lanciato contro la moglie un televisore, pretendendo che allontanasse da casa la giovane. La donna si era rifugiata al piano superiore dell'abitazione e il marito aveva cercato di sfondarne la porta a martellate. Un'altra volta aveva cercato di prenderle il portafogli, afferrandola per la gola, scaraventandola sul letto e colpendola con una testata. La squadra mobile ha eseguito anche un'ordinanza di divieto di avvicinamento alla persona offesa con applicazione del braccialetto elettronico, sempre del Tribunale di Novara per un uomo di origine marocchina, 47 anni, residente nel capoluogo, con un solo precedente per lesioni personali, ora accusato di minaccia aggravata alla ex moglie. Nonostante la separazione, le mandava infatti costantemente messaggi, minacciandola anche di morte, e si presentava sotto l'abitazione in cui lei vive con due figlie minorenni.

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