CAMPANILE SERA

Cirio perde il feudo di Alba

Nel giorno del trionfo in Regione a guastare la festa arriva la sconfitta al Comune. Il fido sindaco uscente Bo viene battuto dal giovane dem, ex assessore della giunta Marello

In un weekend trionfale l’unica nota stonata arriva proprio da casa sua. Alberto Cirio ottiene il secondo mandato in Piemonte a furor di popolo ma perde proprio ad Alba, la sua città e fortino elettorale, dove il sindaco uscente Carlo Bo è stato sconfitto da Alberto Gatto,capogruppo uscente del Pd, a capo di una coalizione di centrosinistra. Un ko al primo turno in cui lo sfidante ottiene il 50,9 percento dei voti mandando a casa il sindaco uscente, fermo al 42,7%, cui ora resterà il compito di guidare l’opposizione.

“É tutto vero: da poche ore sono il sindaco di Alba” è stato il primo commento nella notte di Alberto Gatto dall’affollato comitato elettorale di corso Piave, dove ha seguito lo spoglio con decine di sostenitori. Enologo, 34 anni compiuti a febbraio, è il sindaco più giovane della città, da quando sono in vigore le elezioni dirette. Ed è anche la prima volta che ad Alba il primo cittadino uscente non viene confermato dopo il primo mandato. Il 34enne capogruppo del Partito Democratico ha colto una clamorosa affermazione all’indomani della vittoria di Cirio alle Regionali, festeggiata dal confermato presidente proprio ad Alba. Il centrosinistra aveva già amministrato la città tra il 2004 e il 2014 con Maurizio Marello, di cui Gatto – consigliere dall’età di vent’anni – fu assessore nel secondo mandato.

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