PALAZZO LASCARIS

Regione, gran ballo dei debuttanti

Dopo il tracollo leghista cambia la composizione del centrodestra. Ma non solo. Più donne nel parlamentino piemontese. Salizzoni chiuderà la legislatura a 81 anni mentre la new entry Simona Paonessa ne ha appena 20. Dei 5 Stelle si salva solo Disabato

Sommersi e salvati. È cambiato parecchio Palazzo Lascaris: gli equilibri mutano non solo nel centrodestra ma anche nell’opposizione, dove si ridimensionano i 5 Stelle e cresce Avs. Al momento, prima di fare i conti con supplenze e subentri, il gruppo più numeroso è quello del Pd con 12 consiglieri, seguito da Fratelli d’Italia che si ferma a 11. Al momento sono 21 i consiglieri al primo giro, 10 nella maggioranza, 9 nel centrosinistra e due nei 5 Stelle.

È un Consiglio a tinte rosa: le donne erano nove nella scorsa legislatura, 10 considerando il subentro di Michela Rosetta al leghista Alessandro Stecco, avvenuto però soltanto nelle ultime settimane. Ora sono 13 senza considerare quelle che entreranno col listino del presidente, tra cui sono praticamente certe Gianna Gancia ed Elena Chiorino. Tra i trombati la pattuglia più grande è leghista. Era stato il segretario Matteo Salvini a chiedere agli uscenti uno sforzo per tenere su il partito, "tutti in lista", ben sapendo che pochissimi dei 22 eletti nel 2019 ce l’avrebbero fatta.

Gianluca Gavazza, Andrea Cane, ma anche Claudio Leone che ha cercato di imbucarsi con Forza Italia dopo aver lasciato la Lega a fine legislatura, senza successo. Paolo Demarchi e Matteo Gagliasso falliscono il ritorno in Consiglio dal Cuneese. Fuori anche Alberto Preioni, leghista del Vco ed ex capogruppo che ora spera nella promozione in giunta di uno tra Gancia e Carosso per rientrare a Lascaris dalla finestra. Non ce l’ha fatta neanche Angelo Dago nel vercellese, così come l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa e quella al Turismo Vittoria Poggio. Ha più speranze Mauro Fava, leghista passato nel corso della scorsa legislatura a Forza Italia, che potrebbe rientrare se, come probabile, Andrea Tronzano ritornerà assessore. Stesso discorso per Michele Mosca e Chiara Caucino a Biella pure lei ex assessora come Matteo Marnati, altro escluso. Ma forse l’escluso più eccellente è il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, che fallisce la rielezione su Torino col suo ticket con Sara Zambaia. Lei ha più chance di subentrare, se Fabrizio Ricca tornerà assessore allo sport, come pare probabile.

Nel Pd restano fuori gli uscenti Diego Sarno e Maurizio Marello. Rientra in Consiglio Nadia Conticelli, già eletta nella legislatura 2014-2019. Per i 5 Stelle torna soltanto la candidata presidente Sarah DisabatoIvano Martinetti resta fuori, Sean Sacco ha tentato la corsa Europea senza riuscirci. Al suo posto è stato eletto un altro alessandrino: Pasquale Coluccio, che con 267 voti approda nel parlamentino piemontese nella categoria "massimo risultato col minimo sforzo". Vallo a dire a Marello che con 6.396 voti rimane ben distanziato da Mauro Calderoni che si piazza primo su Cuneo con 7.600 preferenze. Fuori anche Francesca Frediani, ex consigliera 5 Stelle poi nel misto: la sua lista di sinistra antisistema Piemonte popolare si è fermata all’1,5%, la metà dei voti necessari a superare lo sbarramento. Anche Giorgio Bertola resta fuori: dopo 10 anni di fila in Consiglio coi 5 Stelle e poi nel misto ci ha riprovato con la civica “Ambientalista e solidale” dove si è piazzato soltanto settimo con 129 preferenze. 

Non ce la fa il farmacista Mario Giaccone che si è visto togliere il seggio dalla candidata della coalizione Gianna Pentenero. Non ce l’avrebbe fatta comunque, visto che nel collegio di Torino si è fatto sopravanzare da Isabella Brianza per 150 preferenze.

Il più votato resta il luminare ex mago dei trapianti Mauro Salizzoni (classe 1948, ha appena compiuto 76 anni) che raccoglie 15.956 preferenze. Finirà il mandato a 81 anni, quanti ne ha oggi il presidente degli Stati uniti d’America Joe Biden. Biden si ricandida, farà un terzo giro anche Salizzoni?

La dem Simona Paonessa, che aveva mancato l'elezione alle comunali nella sua Livorno Ferraris lo scorso anno, è riuscita nel colpaccio e con i suoi 20 anni è la più giovane del Consiglio regionale. Supera Vittoria Nallo, la seconda più giovane con 26 anni. La sua ottima performance nel collegio di Vercelli sbarra la strada al ritorno di Alessandro Bizjak che aveva seduto su quegli scranni tra il 2005 e il 2010 con la Margherita.

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