Torino: maggioranza divisa, rinviata adesione a documento Pride

Il Consiglio comunale di Torino rimanda l'impegno sul documento politico del Coordinamento Torino Pride, così come richiesto da una mozione che impegna l'aula a "perseguirne gli indirizzi e gli obiettivi per le materie di sua competenza". L'atto, presentato dal consigliere dei Radicali Silvio Viale non ha trovato l'accordo di tutta la maggioranza e, dopo una sospensione della seduta e una riunione di circa mezz'ora dei gruppi di maggioranza, il consigliere proponente ha deciso di rinviarlo al prossimo Consiglio. "Ho accettato di rinviarlo", spiega Viale, che giudica "curiose le divisioni all'interno del Pd, strumentalmente da alcuni orientate verso di me, visto che il documento politico del Pride, compresi matrimonio egualitario, poliamore, grassofobia, gestazione per altri e cannabis, ha visto l'adesione del Pd del Piemonte e Metropolitano". Viale aveva chiesto che con la mozione il Consiglio comunale, prendesse "una posizione in cui si impegna sul documento del Pride, anche non condividendone tutti i passaggi". Per la capogruppo di Torino Domani, Tiziana Ciampolini, si tratta di "un documento confuso. È un atto importante ed è importante che la Città prenda posizione, ma con un documento chiaro". Soddisfatto della sospensione il capogruppo dei Moderati, Simone Fissolo, che ritiene "troppo semplicistica la posizione espressa nel manifesto del Pride su alcuni temi, per esempio sull'Ucraina e sul conflitto israelo- palestinese".

 

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