Centrodestra attacca gli aumenti Tari a Torino, "un salasso"

richiesta di una riunione della commissione controllo di gestione "per verificare le scelte dell'amministrazione e quale fosse l'aumento chiesto da Amiat". Sono le prime azioni dell'opposizione di centrodestra in Comune contro l'aumento della Tari a partire da luglio. "L'ennesimo salasso di questa giunta", attacca il vicecapogruppo di FI, Domenico Garcea, per il qUale "la vera ragione del rincaro è legata alla scelta scellerata del nuovo sistema di raccolta porta a porta nel centro storico. progetto tanto ambizioso quanto fallimentare". Anche per il vicecapogruppo FdI, Enzo Liardo "questo momento è frutto di scelte sbagliate sulla raccolta porta a porta", e il vice capogruppo di Torino Bellissima, Pierlucio Firrao, parla di "icapacità di gestire in maniera efficiente la raccolta rifiuti" e attacca la scelta di "aumentare la Tari subito dopo le elezioni. Altre città lo hanno fatto prima e hanno aumentato meno o per nulla, dimostrando che ci sono metodi per diminuire i costi". "In due anni e mezzo abbiamo visto fare poco dall'amministrazione ma aumenti tanti", dice il capogruppo di Torino Libero Pensiero, Pino Iannò, a cui si unisce il capogruppo della Lega, Fabrizio Ricca, che ironizza: "alla sinistra torinese piacciono così tanto i poveri che continua a crearne". "All'aumento delle tasse deve corrispondere l'aumento dei servizi invece è il contrario a Torino, dai mezzi pubblici ai rifiuti", conclude il consigliere FdI Ferrante De Benedictis che ha depositato 24 emendamenti alla delibera Tari.

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